Muore l’ex comandante del Guatemala. César Octavio Noguera Argueta e altri militari erano stati processati per genocidio.
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Il 20 novembre il governo del Guatemala ha confermato la morte dell’ex comandante César Octavio Noguera Argueta. L’ex direttore era stato processato lo scorso anno per genocidio e sparizione forzata di circa 1128 ixili, una popolazione indigena. Il 25 novembre dello scorso anno, il titolare della Corte di Maggiore Rischio B, Miguel Ángel Gálvez, accusò di genocidio e altri crimini contro i doveri dell’umanità anche Manuel Benedicto Lucas García e Manuel Callejas Callejas, generali del Estado Mayor General del Ejército (EMGE). Il decesso del militare è stato annunciato tramite i social media dall’Esercito. A seguire il necrologio pubblicato su twitter.
IL MASSACRO DEL GENOCIDIO
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L’inchiesta è partita dalla denuncia del 2000, presentata al Pubblico Ministero da parte dai familiari delle vittime attraverso l’Associazione per la giustizia e la riconciliazione. I tre comandanti sono stati dichiarati responsabili di numerosi massacri, crimini individuali, sparizioni forzate e violenze sessuali. I delitti hanno avuto luogo nelle località di San Gaspar Chajúl, Santa María Nebaj y San Juan Cotzal, Quiché. Secondo le indagini investigative del Pubblico Ministero, il numero delle vittime sale almeno a 540. 81 sono stati costretti alla sparizione mentre 36 donne, giovani e anziane, sono state vittime di violenza sessuale. I crimini sarebbero avvenuti tra il 1978 e il 1982, durante il regime di Romeo Lucas Garcìa, fratello di uno degli accusati.
#NotaDeDuelo | #EjércitoGT lamenta el sensible fallecimiento del Coronel de Infantería DEM (R) César Octavio Noguera Argueta. pic.twitter.com/3BlQQTaZmb
— Ejército Guatemala (@Ejercito_GT) November 20, 2020
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Nel necrologio l’esercito esprime il suo “grande rammarico” per “una perdita così dolorosa”. L’annuncio è stato firmato da Juan Carlos Alemán Soto, ministro della Difesa Nazionale.
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Fonte El Mundo, Prensa Libre