Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 22 novembre, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato il quadro relativo all’epidemia da coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.408.868 con un incremento di 28.337 casi. Aumentano gli attualmente positivi che ad oggi ammontano a 805.947 (+14.201), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva ad oggi 3.801 in totale e 43 in più di ieri.. Il numero dei guariti è giunto a 553.098 con un incremento di 13.574 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 562 decessi che hanno che portato il bilancio totale a 49.823.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si legge nelle note, ha comunicato che i nuovi casi di oggi includono 109 casi da laboratori privati di cui 67 compresi nel periodo dal 4 al 18 novembre.
Il Ministero della Salute, nella giornata di ieri ha diffuso i numeri relativi all’epidemia da Coronavirus in Italia: il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 1.380.531. Aumentavano i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontavano a 791.746. Salivano anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 3.758 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 539.524. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi, che portava il totale a 49.261.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 21 novembre: i dati dell’epidemia
Nella giornata di giovedì il Ministero della Salute comunicava che le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano salite a 1.308.528 . Salivano anche gli attualmente positivi che ammontavano a 761.671, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3.712 in totale. Le persone guarite erano 498.987. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia che portava il totale a 47.870.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si leggeva nelle note, comunicava che i nuovi casi includevano 196 positività comprese nel periodo dal 28 ottobre al 15 novembre. Il Piemonte segnalava che il numero di tamponi odierno era sensibilmente superiore alla media giornaliera di tamponi effettuati in regione perché includeva il caricamento di una quota di dati relativa agli screening effettuati nei giorni scorsi all’interno delle RSA.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 19 novembre: i numeri dell’epidemia in Italia
Il Natale che ci attende sarà di certo atipico; gli italiani abituati a grandi pranzi e cene, a cui prendono parte decine e decine di persone, dovranno arrendersi all’idea che oggi questo non sarà possibile. L’emergenza sanitaria, purtroppo, è ancora in corso.
Il Governo sarebbe a lavoro per un nuovo Dpcm che secondo alcune indiscrezioni, riporta la redazione di TPI, potrebbe però contenere al proprio interno anche misure meno stringenti di quelle attuali. Nello specifico si parlerebbe di riapertura dei ristoranti e bar, possibilità di allungamento degli orari di esercizio delle attività, e spostamenti tra regioni (seppur limitati). Ciò non escluderebbe però la possibilità di emanare ordinanze specifiche di chiusura per i giorni di Natale e Capodanno.
Nello specifico, in vista del 3 dicembre, l’Esecutivo stando alle parole della Sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa starebbe lavorando affinché non si verifichi lo stesso scenario dell’estate dove un allentamento indiscriminato delle limitazioni ha portato ad una risalita esponenziale della curva di contagio.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Dpcm Natale, nuove misure in arrivo: riaperture e spostamenti
Maria Rosaria Capobianchi, la virologa capo del laboratorio dell’Ospedale Spallanzani di Roma, è netta nelle sue affermazioni riguardanti il potere del vaccino. La dottoressa che isolò il virus, ritiene infatti che la popolazione dovrà cambiare il suo modo di comportarsi. Diversamente, il solo vaccino non sortirà gli effetti sperati.
Attualmente non vi sono terapie in grado di sconfiggere il Covid, né tantomeno il vaccino può essere considerato un’arma che lo debellerà. Sul punto la dottoressa ha spiegato: “Siamo molto vicini al vaccino. Ma non sappiamo quanto duri la sua protezione. È possibile che annualmente andrà ricalibrato, come accade per tutti i vaccini antinfluenzali. Questo virus non scomparirà presto, come accaduto per la Sars nel 2002”.
La dottoressa Capobianchi, però, non è catastrofista. Tiene a precisare, infatti, che nella storia dell’umanità vi sono stati virus ben più letali, si pensi alla Spagnola. Con il Covid, come per tutte le pandemie, ci saranno dei cicli. Questo virus, seppur nella forma ormai nota quasi a tutti è diverso da altri (mostrandosi appunto con degli spuntoni a forma di corona che ne determinano il nome), non è più intelligenti di altri.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino anti Covid, parla la scienziata che ha isolato il virus: “Non basterà”
La dottoressa ha riferito a Il Corriere della Sera, che non si tratterebbe di un organismo superiore, è inerte: si trasmette e prolifera.
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