Gli spostamenti tra Comuni e Regioni, molto probabilmente, non potranno essere effettuati durante le festività, anche nelle zone gialle
Vietati gli spostamenti, anche nelle fasce gialle, tra Comuni e Regioni a ridosso delle festività natalizie. Sarebbero queste le novità, in via ufficiosa, che potrebbero emergere nel prossimo Dpcm che andrà in vigore dopo il 3 dicembre.
Una misura certamente volta a contenere le possibilità di contatti e ricongiungimenti, tradizionali in occasione delle festività natalizie, specie tra famigliari e amici. I dati attuali, infatti, non consentirebbero un abbassamento della guardia e pensare ad un’alternativa diversa potrebbe rivelarsi un grosso errore.
Sarebbe questa la tendenza di una parte del Governo che sta lavorando a possibili scenari ed ipotesi da adottare a partire dagli inizi di dicembre. Una ipotesi deludente per quanti speravano in un alleggerimento delle restrizioni, almeno per le festività, ma purtroppo inevitabile considerata la situazione.
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Il divieto di spostamenti tra Comuni e Regioni potrebbe, quindi, essere un’indicazione del prossimo Dpcm che andrà in vigore dopo il 3 dicembre. Un provvedimento che, come osserva Francesco Malfetano sul Messaggero, potrebbe essere pronto già a partire dal 27 novembre.
Ad essere atteso anche il cambiamento di fascia, in particolare da zone rosse ad arancioni; per queste ultime, comunque, il discorso non cambierebbe granché dal momento che gli spostamenti sono già vietati, se non in casi di necessità. In ogni caso, per le festività natalizie, la tendenza sarebbe quella di vietare gli esodi che da nord a sud avevano caratterizzato la fase iniziale del primo lockdown.
Meno rigido il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa, che su La7 ha affermato la possibilità, nel caso di una controtendenza dei dati, di poter favorire gli spostamenti; sebbene la possibilità per il periodo di Capodanno sia in ogni caso escluso. Un Natale, quindi, all’insegna della “sobrietà”, ribadisce Conte: sì ai festeggiamenti pacati e no “a baci ed abbracci”. E’ fondamentale evitare di ripetere l’errore dell’estate scorsa: come ha ricordato il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, “non possiamo permetterci un Natale liberi tutti”.
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