La giovane attivista Greta Thunberg, durante un’intervista esclusiva alla redazione del National Geographic, ha parlato della crisi climatica.
La nota attivista Greta Thunberg ha rilasciato una lunga intervista alla rivista specializzata su tematiche ambientali National Geographic. L’attivista ha parlato di numerosi argomenti, dal suo esordio sul palcoscenico internazionale alle sue attuali attività, per poi parlare di come l’attuale pandemia abbia cambiato il suo impegno.
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Greta Thunberg, al National Geographic: “Un movimento non può cambiare tutto, la crisi climatica è molto di più”
Tramite un’intervista esclusiva rilasciata alla redazione del National Geographic la giovane attivista per l’ambiente Greta Thunberg ha raccontato la propria vita ed il suo impegno costante per contrastare il cambiamento climatico, nonostante l’attuale pandemia.
“Dalle numerose manifestazioni in presenza, siamo passati al mondo virtuale. Ma, in realtà, considerato che il nostro è un gruppo che non prende l’aereo per l’impatto ambientale che ha, ci è cambiato davvero poco“. Tuttavia il coronavirus su qualcosa avrebbe inciso, nello specifico il far passare in secondo piano la tematica del ClimateChange. Per Greta questo sarebbe un discorso ostico, ed è normale che in un momento così delicato tutto ciò che non involge la pandemia perda il suo carattere prioritario.
Nel corso di questo periodo emergenziale, numerosi sarebbero stati gli aiuti disposti in favore di una rapida risoluzione del problema, esponenziale il numero di leggi approvate. Una risposta che ben potrebbe ritenersi valida anche per affrontare la questione climatica. Per l’attivista scandinava vero è che le due crisi sono ben diverse fra loro, ma è vero anche che la pandemia ha mostrato come il Pianeta sia in grado di affrontare un’emergenza definibile come tale. A seguito del periodo che stiamo vivendo, ha riferito al National Geographic, è possibile che l’uomo cambi il modo di percepire i problemi e comprendere che anche le problematiche involgenti il clima sono di primaria importanza. Non si tratterebbe, ha rimarcato, infatti di una mera questione politica.
Non sono mancate considerazioni sul ritiro da parte degli USA dagli Accordi di Parigi. Sul punto è stata diplomatica affermando che chi assume tale scelte non va convinto del contrario, ma dovrebbe porsi domande ben più profonde. Dovrebbe effettuare considerazioni che impongono di essere più empatici, un senso di consapevolezza reciproca.
Greta Thunberg si dice convinta dei progressi sino ad ora fatti da quando è iniziata la sua campagna, da quando è nato il suo movimento. A suo avviso, ha dichiarato al National Geographic, pare che qualcosa si sia smosso. Tuttavia, dice, è innegabile che il problema del cambiamento climatico non venga trattato con la giusta importanza. Il suo movimento non può da solo cambiare le cose, serve maggior consapevolezza.
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“Il nostro obiettivo –conclude l’attivista- è quello di fare il massimo per rappresentare una piccola porzione di un cambiamento più grande. Non possiamo pretendere che un movimento cambi tutto. Perché la crisi climatica è molto di più. Non è così facile“.
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M.S.