Alcuni ospedali stanno testando un nuovo software in grado di prevedere se i contagiati da coronavirus svilupperanno future complicanze.
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In Francia, La Rochelle, il personale medico sta testando l’algoritmo di un nuovo software. L’innovazione di tale dispositivo è incoraggiante e può rivelarsi un ottimo aiuto per i malati di Covid-19. La sua novità risiederebbe nel suo alto grado di precisione nel prevedere lo sviluppo di ulteriori complicazioni della malattia negli infetti. Riguardo alle infezioni da pandemia, l’Haute Conseil de la Santé Publique (HCSP), l’organo francese che supporta le decisioni del ministro della Sanità, aveva già indicato i potenziali pazienti maggiormente a rischio. Tra questi abbiamo le persone di età superiore ai 65 anni, gli obesi, i diabetici insulino-sensibili e pazienti con malattie genetiche. Tuttavia, uno studio condotto nel dipartimento di Charente-Maritime, invita ad andare oltre questa lista.
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Per il nuovo dispositivo è sufficiente un semplicissimo prelievo del sangue per predire nel malato di Covid-19 possibili squilibri durante l’andamento della malattia, quali la possibilità di poter sviluppare future complicanze. David Chalvet, il direttore medico di Numa Health, spiega come funziona la nuova start-up, lanciata circa un anno e mezzo fa. In breve, il paziente fa le analisi del sangue in ospedale. Passate poche ore, una giornata al massimo, riceverà i risultati dell’esame tramite l’app. In caso di positività, l’algoritmo sarà anche in grado di valutare la reattività del corpo del paziente al virus, indicando se il malato avrà una reazione insufficiente o eccessiva all’infezione in corso. La prima fase del test, uno studio clinico condotto su un campione di 50 pazienti, si è rivelata un vero successo. Attualmente sono previste altre fasi di studio e l’applicazione potrebbe essere disponibile già a partire dalla fine del 2021.
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Il direttore della Numa Health stila una classifica dei fattori maggiormente a rischio complicanze negli infetti da Covid-19. Al primo posto abbiamo l’età, seguito dall’infiammazione dei vasi sanguigni e dall’ossigenazione.
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