Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 24 novembre, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pubblicato l’aggiornamento dell’epidemia da coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.455.022 con un incremento di 23.232 unità rispetto a ieri. In crescita, dopo il calo di ieri, gli attualmente positivi che ad oggi ammontano a 798.386 (+1.537). Salgono, invece, leggermente i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ad oggi 3.816 (+6). I guariti giungono a 605.330 con un incremento di 20.837 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 853 decessi che hanno portato il bilancio totale a 51.306.
La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha sottratto 2 casi del giorno 23/11 in quanto non pazienti Covid. Per la stessa ragione, l’Emilia Romagna ha sottratto 3 casi dal totale. La Basilicata ha comunicato che il numero odierno dei decessi (16) è riferito a più giornate dal 19 al 24 novembre. Infine, il Friuli Venezia Giulia ha segnalato che i nuovi casi di oggi includono 117 casi positivi registrati dai laboratori privati dal 21 ottobre al 21 novembre.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 23 novembre
Il Ministero della Salute, nella giornata di ieri, ha pubblicato l’aggiornamento relativo all’epidemia da coronavirus in Italia. Stando a quest’ultimo, i casi di contagio erano saliti a 1.431.795. In calo, per la prima volta dopo diverse settimane, gli attualmente positivi che ammontavano a 796.849. Salivano i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 3.810.Il numero delle persone guarite era giunto a 584.493. Purtroppo saliva il bilancio totale dei decessi dall’inizio dell’emergenza giunto a 50.453.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 3 casi, in quanto giudicati non casi Covid-19. Il Friuli Venezia Giulia segnalava che i nuovi casi di ieri comprendevano 70 positività rilevate da laboratori privati nel periodo 9-21 novembre
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 23 novembre: 630 nuovi decessi nelle ultime 24 ore
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 22 novembre
Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute diffusa nella giornata di domenica, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 1.408.868. Aumentavano gli attualmente positivi che ammontavano a 805.947, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 3.801 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 553.098. Il bilancio totale dei decessi saliva a 49.823.
La Regione Friuli Venezia Giulia, si leggeva nelle note, comunicava che i nuovi casi di domenica includevano 109 casi provenienti da laboratori privati di cui 67 compresi nel periodo dal 4 al 18 novembre.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 22 novembre: 562 nuovi decessi nelle ultime 24 ore
Vaccinazioni anti-Covid, Fauci: “In Italia potrebbero iniziare già a dicembre”
“Le vaccinazioni potrebbero iniziare tra il 12 ed il 15 dicembre. Ciò sia negli Stati Uniti che in Italia. Questa notizia dovrebbe stimolarci ad iniziare ad assumere atteggiamenti più responsabili ponendo un freno ai contagi“. Queste le parole del Professor Fauci a La Stampa, il quale ha encomiato l’Italia per le sue scelte, ma che ora la invita a tenere ancora bar e ristornati chiusi così come a limitare i momenti di convivialità a Natale riducendo ai soli parenti stretti i momenti di incontro.
Nel Paese d’Oltreoceano, dunque, prima dell’inizio del 2021 le prime dosi saranno somministrate, come anche in Europa, la quale ha firmato numerosi accordi con la Pfizer e la Moderna.
Per Fauci un passo importante, quello delle vaccinazioni, per un ritorno graduale alla normalità. Quando infatti la metà della popolazione sarà coperta e si sarà raggiunta una sorta di immunità allora si potrà iniziare ad essere sereni. Uno scenario che potrebbe verificarsi già a partire dalla prossima primavera.
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Festività natalizie, il viceministro Sileri: “Con i classici cenoni si rischia una strage”
“Non c’è dubbio che quello che si avvicina sarà un Natale di emergenza. Io non riesco a pensare ai festeggiamenti perché, anche se i dati sono in lieve miglioramento, manca ancora una riduzione della pressione sul sistema sanitario nazionale. Finché non si verifica questa riduzione, rimane tutto in sospeso“. Queste le parole del viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, ospite a Mattino Cinque, in merito alle festività natalizie che si avvicinano. Sileri ha poi proseguito affermando che adesso bisogna mantenere alta la guardia per non vanificare gli sforzi sino ad ora fatti. Il virus purtroppo è in circolo, spiega, e lo sarà anche il 25 dicembre, dunque, i classici cenoni, senza il rispetto delle regole, sono pericolosi. “È inutile – dichiara il viceministro- che ci giriamo in torno: tra regali, baci e abbracci in situazioni con anziani di 80-90 anni, basta un solo positivo, e si rischia una strage“.
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Il quadro, secondo il viceministro, sicuramente migliorerà, ma adesso bisogna aspettare ancora un paio di settimane per capire il proseguo dell’epidemia. Tra un mese, ipotizza, una regione potrebbe avere delle zone rosse ed altra arancioni e vi sarà un alleggerimento delle restrizioni, ma al momento è impossibile dare una certezza.
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