In un supermercato di Imola un ignaro cliente ha comparto un involtino primavera e ha trovato un pezzo di dito, indagini in corso
In un involtino comprato in un supermercato di Imola, in provincia di Bologna, un ignaro cliente ha trovato un residuo compatibile con un pezzo di dito, i Carabinieri sono stati allertati subito e le indagini sono in corso per capire come il dito sia finito dentro il cibo e come sia stata consentita la vendita del prodotto.
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Dalle verifiche finora svolte, è emerso che la partita di involtini in questione è stata confezionato in una azienda in Spagna, i Carabinieri sono già all’opera per studiare tutta la catena di distribuzione che ha portato dall’assemblaggio fino allo stoccaggio in Italia del prodotto.
Da quanto riferito da Il resto del Carlino, sembra che il fatto sia accaduto alcuni giorni fa ad un consumatore di San Lorenzo di Lugo, Ravenna. Come detto la procura ha già disposto l’analisi del dna sul frammento trovato dal malcapitato al fine di far luce sull’episodio.
Non c’erano altri involtini alterati nel supermercato
Sempre Il Resto del Carlino fa sapere, per rassicurare gli altri clienti, che un primo controllo dei Nas di Bologna ha escluso che nel supermercato imolese vi fossero altre confezioni di involtini sospette con materiale estraneo.
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Nel prodotto quindi era presente per la precisione, una porzione di falange con tanto di unghia, solo il dna potrà dire se si tratta di un elemento umano oppure animale. Sono al momento due le piste che gli inquirenti stanno seguendo, la prima se la confezione è stata alterata direttamente nel supermercato per nascondere qualche operazione losca; la seconda se bisogna necessariamente risalire alla Penisola Iberica e alla filiera di produzione, dalle materie prime fino alla vendita presso altri rivenditori e all’estero.
Non è la prima volta che resti umani vengono trovati nel cibo assieme ad animali e piccoli insetti, ciò però non toglie lo sgomento del consumatore che si è trovato inaspettatamente una tale sorpresa davanti gli occhi e il naso e che sicuramente ora avrà molta diffidenza nell’avvicinarsi al cibo.
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