Il caso sulla scomparsa di Yara Gambirasio non avrebbe ancora il suo fine attendibile. Le parole del colpevole, dichiarato assassino
Il colpevole dichiarato assassino per la scomparsa della piccola Yara Gambirasio potrebbe riaprire clamorosamente il caso. A testimoniarlo sono le parole del suo avvocato, Claudio Salvagni, intervenuto poche ore fa, a nome del suo assistito.
Yara era una bambina di appena 13 anni, nonchè ginnasta di Brembate (Bergamo). Che esattamente 10 anni fa veniva catturata da ignoti e condannata a pagare con la vita. La notizia di cronaca nera ha fatto il giro su tutti i giornali locali e nazionali, nella speranza che il suo corpicino tornasse prima o poi alla luce del sole.
Purtroppo il caso Yara assumerà i contornanti di un vero e proprio “giallo” di quartiere, che nasconde un assassino. A distanza di dieci anni dalla sua scomparsa, le analisi degli inqurenti sul DNA torvato sugli abiti di Yara corrispondeva a Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo e alla conseguente reclusione
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Il caso Yara Gambirasio ha tenuto occupati gli inquirenti per quasi dieci anni. Finchè Massimo Bossetti è stato dichiarato colpevole definitivo della sua morte. Nonostante le continue smentite per mano dell’avvocato dell’assassino, il caso ormai può essere dichiarato chiuso.
Ora Massimo sta scontando la pena “infinita” nel carcere di Brembate, ma l’uomo ha fatto sapere tramite il suo avvocato, Claudio Salvagni che “Giustizia per Yara ancora non è fatta”. L’assassino non riesce a capacitarsi di come gli inquirenti siano risaliti alla sua identità, cercando di riaprire in qualche modo un caso ormai chiuso.
Bossetti ha ribadito con fermezza di non essere lui il colpevole: una versione dei fatti risalente già durante le interrogazioni in tribunale. Dunque, nonostante i fatti siano ormai ben chiari, il colpevole continua imperterrito a dichiararsi innocente
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Chissà se nel prossimo futuro ci saranno dei risvolti clamorosi, che potrebbero mettere in discussione il caso Yara? Intanto la piccola ginnasta di Brembate, nonostante sia stata consegnata agli “Angeli” a pieni voti, non riesce proprio a trovare “pace”, neanche all’interno del suo minuscolo sepolcro
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