Migliaia a Parigi e in altre città francesi contro la legge sulla sicurezza che limiterà la condivisione di foto e video di agenti in azione
Nelle ultime ore Parigi e le maggiori città della Francia sono state prese d’assalto, gli scontri tra la polizia e i manifestanti sono ormai fuori controllo, il motivo la legge per la sicurezza globale che impedisce la condivisione di foto e video di agenti in azione.
I primi disordini sono scoppiati nei pressi di piazza della Bastiglia con gli agenti antisommossa che hanno lanciato lacrimogeni contro i gilet gialli e gli altri manifestanti scesi in strada, i giornali locali parlano di diverse auto date alle fiamme e molti feriti.
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Le Figaro riporta che la situazione è al momento molto tesa, gli agenti hanno esploso dei lacrimogeni contro i dimostranti che hanno cercato di innalzare barricate e lanciare oggetti contundenti. Diverse migliaia di persone hanno marciato oggi non solo a Parigi ma anche a Bordeaux, Lille, Lione, Reims, Rouen, Brest, Tolose.
Perché si manifesta in Francia
Oggi si è svolta la “Marcia per le libertà“, la manifestazione contro la legge in discussione in Parlamento sulla sicurezza globale. Si tratta di una legge che i manifestanti contestano dopo il recente episodio di pestaggio di un uomo di colore da parte dei poliziotti, il produttore Michel Zecler, e lo sgombero di migranti da place de la Republique con l’uso di manganelli.
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La proposta di legge – già approvata alla Camera e che deve ora passare al vaglio del Senato – vorrebbe limitare la possibilità di filmare e condividere le immagini della polizia in servizio. In caso di approvazione, la eventuale pubblicazione di immagini di agenti può essere punita con un anno di reclusione e una multa pari a 45mila euro.
Partecipano alla protesta anche i partiti della sinistra francese e il sindacato Cgt, uniti nel chiedere le dimissioni di Didier Lallement, prefetto di polizia di Parigi diventato il principale bersaglio dei dimostranti a causa dei due episodi sopra menzionati.
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