Dopo il femminicidio compiuto a Roveredo il 25 novembre ai danni di Aurelia Laurenti, spunta una lettera del figlio indirizzata al padre
Nel giorno che celebra la resistenza alla violenza contro i femminicidi nel mondo, in Italia si è compito l’ennesimo atto di scempio contro una donna: Aurelia Laurenti di 32 anni è stata uccisa dal compagno Giuseppe Forciniti con una coltellata diretta che ne ha stroncato la vita senza possibilità di replica.
“Lei lo trattava come un cane” ha dichiarato la mamma di Giuseppe Forciniti intervistata da Il Messaggero. La madre ha raccontato che ultimamente la donna lo aveva “allontanato perché lui la riprendeva perché stava sul telefonino, non accudiva la casa, non si interessava più della famiglia. Giuseppe tornava dal lavoro e doveva pulire, cucinare, lavarsi, aiutare il bambino nei compiti. Doveva fare tutto lui. In questo periodo di emergenza Covid era stanco per i turni e le aveva chiesto di aiutarlo”.
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Aurelia Laurenti era originaria di San Quirino e insieme al suo compagno Giuseppe Forciniti, infermiere, si era trasferita nella villetta di Roveredo in Piano dove si è consumato il femminicidio. Al momento l’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.
L’uomo dopo l’omicidio si è costituito volontariamente in Questura a Pordenone. Attualmente sono ancora in corso le indagini, gli agenti di polizia stanno infatti lavorando per cercare ogni seppur minimo elemento per cercare di chiudere nel migliore dei modi questo ennesimo atto di scempio. In Italia da inizio anno sono stati novantadue i casi.
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Spunta adesso anche una lettera scritta dal figlioletto di 8 anni e indirizzata al padre. “Papà non litigare“, così scriveva infatti pochi giorni prima che l’uomo ne accoltellasse la mamma. L’avvocato Ernesto De Toni ha mostrato agli inquirenti il documento rinvenuto a casa, si tratta di una prova importantissima che dimostra come la violenza entro le mura di casa fosse all’ordine de giorno per la coppia.
Nella lettera il bambino invita il papà a non essere sempre nervoso o violento con la mamma. Un documento che mostra una grande maturità del piccolo che era vigile e attento a ciò che stava avvenendo dotto i suoi occhi nella casa natale. Ieri è stato sentito in Questura a Pordenone con l’aiuto di una psicologa.
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