Il Segretario Generale dell’Onu, António Guterres ha dichiarato che l’uomo è come se avesse dichiarato guerra alla Natura elencando quali sarebbero i danni inflitti a quest’ultima.
Che l’uomo sia l’artefice della distruzione della Natura, è un concetto che fortunatamente non viene più messo in discussione. Eppure nonostante ciò, pare che non vi sia campagna di sensibilizzazione in grado di smuovere la coscienza degli abitanti della Terra. Un atteggiamento refrattario che spesso si risolve in un costante aggravamento di un quadro di per sé già compromesso.
Proprio su quanto le attività antropogeniche stiano irrimediabilmente compromettendo la Natura, è intervenuto il segretario generale dell’Onu, António Guterres il quale ha elencato tutto quanto starebbe accadendo.
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ONU, António Guterres: “L’umanità sta dichiarando guerra alla natura: è un suicidio”
Un messaggio dai toni molto duri che sbatte in faccia al Mondo cosa starebbe realmente accadendo. Un qualcosa su cui magari i più non si soffermano ma che invece sarebbe un problema sempre più grande e presente.
Antonio Guterres parla in primo luogo della pandemia, dei fenomeni atmosferici estremi che quotidianamente si registrano, degli incendi che hanno portato via alla Terra interi polmoni verdi. Il segretario generale dell’ONU, riporta il The Guardian, avrebbe affermato: “L’umanità sta dichiarando guerra alla natura. Questo si tratta di un suicidio. La natura reagisce, e questo è sotto gli occhi di tutti, con crescente forza e furia. La biodiversità ormai è al collasso. Un milione di specie sono diventate a rischio di estinzione. Gli ecosistemi stanno man mano scomparendo. Ad essere alla base di questo tracollo è evidente ci siano le attività dell’uomo e che quindi solo quest’ultimo può porvi rimedio“.
Il Segretario Generale dell’ONU richiama la ormai critica condizione delle barriere Coralline, che a causa del cambiamento climatico ormai stanno morendo. Esempio sono quella Giapponese e la Grande barriera Corallina Australiana che si sarebbe praticamente dimezzata. Un grave danno per l’umanità, considerata la grande biodiversità che si annida in esse.
L’uomo, ha proseguito Guterres, avrebbe inflitto pesanti ferite alla natura come la deforestazione. Da questa sarebbero derivate espansioni delle aree desertiche, sparizioni di zone umide. Passando poi all’eccessivo consumo di plastiche che starebbero soffocando gli oceani. Ultimo, ma non per negativa importanza, l’inquinamento che ucciderebbe all’anno più persone del Covid-19. Inoltre, proprio in merito alla Pandemia, ha aggiunto come anche questa sia nata da una costante e nociva ingerenza dell’uomo nell’alveo della natura selvaggia. Le nuove malattie infettive, esattamente oltre il 70% di esse, deriverebbe appunto dagli animali i quali entrano in contatto con l’uomo che ne ha eroso gli spazi vitali.
Per tali ragioni Guterres avrebbe richiamato quella che è la natura dell’ONU, nato per riportare la pace dopo i due conflitti mondiali, chiedendone di applicare i principi anche alla crisi climatica a sostegno della biodiversità. “Fare pace con la natura è il compito di questo 21° secolo” avrebbe detto, riferisce il The Guardian, nel corso di un suo discorso dal titolo “The State of the Planet” tenuto da remoto dalla Columbia University di New York. Guterres ha inoltre aggiunto che ora spetta alle generazioni future trovare una soluzione ai danni causati dai loro antenati.
Ma tutto questo quadro, ha tenuto a precisare il Segretario ONU, come sempre accade ha effetti che gravano sui più poveri.
Un messaggio di speranza
Guterres nonostante tutto, ha voluto lanciare un messaggio di speranza. A suo avviso economie forti come Cina, Europa e Stati Uniti potrebbero ricoprire un ruolo centrale nella ripresa. Sono loro a produrre le maggiori emissioni e solo loro con il perseguimento degli obbiettivi sulla neutralità climatica potranno porvi rimedio. Oggi le fonti rinnovabili potranno sostituire i combustibili fossili a basso costo, inoltre il mercato dell’automotive pare sempre più orientato alle vendite di veicoli elettrificati.
“Credo fermamente che il 2021 – afferma Guterres stando a quanto riporta il The Guardian– possa essere un nuovo tipo di anno bisestile: l’anno di un salto di qualità verso l’eliminazione progressiva del carbonio. Una solida analisi economica sarà il nostro maggior alleato“. Tutti a suo avviso dovranno cogliere le potenzialità delle fonti verdi. C’è bisogno che tutti i governi fissino al primo posto delle loro agende gli impegni politici.
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Guterres ha infine chiosato affermando che rapida deve essere la risposta anche sul problema della biodiversità.
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