Il professor Walter Ricciardi si è espresso in merito al nuovo DPCM firmato dal Governo ed all’atteggiamento che gli italiani dovrebbero assumere per scongiurare una eventuale terza ondata dell’epidemia da Covid-19.
Le misure sino ad oggi in vigore pare abbiano sortito i loro proficui effetti. La suddivisione del Paese in differenti zone di rischio hanno condotto all’adozione di differenti limitazioni. Una scelta che pare sia stata ripagata da un, seppur lieve, abbassamento della curva epidemiologica.
A far data da oggi è entrato in vigore un nuovo DPCM contenente nuove misure valevoli anche per il periodo natalizio. Su di esse si espresso Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza. Il professore ha altresì parlato di come l’Italia potrà evitare una terza ondata. Ossia rispettando le regole.
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Covid-19, Walter Ricciardi: “Terza ondata? Per scongiurarla dobbiamo rispettare le regole”
“Se tutti rispetteranno le regole stringenti imposte con l’ultimo DPCM scongiureremo una terza ondata“. Queste le parole di Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza in un intervista rilasciata a Il Messaggero. Il professore si focalizza poi sulla riapertura delle scuole, che potrebbe rappresentare il vero punto critico. Non per il rientro nelle aule in sè, ma per tutto ciò che ruota attorno a questo comparto. In primis il trasporto pubblico che sarebbe il punto su cui le istituzioni dovrebbero battere, per un potenziamento. Diversamente potrebbero essere loro la miccia che potrebbero innescare una terza ondata.
L’invito è, dunque, sempre lo stesso, mantenere alta la guardia ed evitare di lasciarsi andare a facilonerie di sorta. Se così sarà allora è possibile, prosegue il professore, allora tra due settimane potremmo assistere ad un calo dei decessi.
Non sono mancate considerazioni sulle limitazioni agli spostamenti. Nell’ultimo DPCM, infatti, è stato imposto lo stop agli spostamenti tra regioni a far data dal 20 dicembre sino al 6 gennaio. Nei giorni del 25 e 26 dicembre, nonché il 1° gennaio invece, il divieto si estende anche al transito in altri comuni rispetto a quelli di residenza. Non si potranno raggiungere le seconde case site fuori Regione e nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno neppure se esse si trovano in altra provincia poiché non sarà possibile lasciare il proprio Comune.
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Per il professor Ricciardi tali misure sarebbero giuste, le uniche se si vuole evitare una risalita della curva dei contagi e scongiurare un impennata del numero dei decessi.
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