Uomo uccide il figlio di un mese e mezzo perché piangeva e lo disturbava mentre giocava alla PlayStation
Un giovane padre di 23 anni australiano, Joseph William McDonald ha confessato di aver ucciso con un colpo mortale il figlio di un mese e mezzo in preda alla rabbia perché il bambino piangeva mentre lui giocava alla PlayStation. L’uomo aveva problemi a gestire la rabbia, infatti aveva anche cercato giorni prima dell’accaduto su internet dei rimedi per gestire la rabbia. Tuttavia le sue ricerche non hanno dato esito visto ciò che è successo al piccolo che ha riportato una lesione grave al tronco spinale che gli è costata la vita.
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Il bambino si poteva salvare se la madre lo avesse allontanato dal padre
I campanelli d’allarme c’erano e anche molto forti, ma evidentemente la madre del bambino non ha capito la gravità della situazione. Il padre del neonato qualche settimana prima di uccidere il figlioletto, aveva scritto un messaggio alla compagna dicendo che era il padre peggiore del mondo. Davanti a questo messaggio la donna, Samantha Duckmanton avrebbe dovuto capire che il compagno non era in grado di badare al bambino perché aveva dei disturbi. Davanti alla corte l’uomo a confessato subito di aver ucciso suo figlio. Secondo la ricostruzione dei fatti spiegata dalla compagna, il bambino è stato colpito mentre lei era in cucina e lui era in salotto con il padre.
La madre ha sentito gridare il bambino ma pensava che fosse dovuto alle vaccinazioni che aveva fatto la stessa mattina. Avrebbe poi chiesto perché il bambino stesse piangendo al compagno e lui avrebbe riposto che stava fasciando. Dal momento che il giorno dopo il bambino continuava a stare male e a piangere, la madre preoccupata lo ha portato al pronto soccorso, dove i medici hanno subito capito che qualcosa non andava. Le lesioni al tronco spinale erano chiaramente causate da un trauma, il piccolo è morto 5 giorni dopo in ospedale.
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Il padre si era allontanato dall’ospedale ma una volta arrestato ha confessato tutto. La sua condanna arriverà tra qualche settimana. Una storia tragica e che forse si poteva evitare se solo la madre avesse colto i campanelli d’allarme nel compagno, che c’erano ed erano molto chiari.