Una poliziotta di 26 anni si è tolta la vita sparandosi alla testa dopo essere stata vittima di Revenge Porn da parte del suo ex fidanzato.
Dopo diversi giorni di agonia, è deceduta la poliziotta di 26 anni che era stata ricoverata in ospedale dopo essersi sparata un colpo di pistola alla testa. La giovane agente, madre di due bambini piccoli, lo scorso 30 novembre aveva compiuto l’estremo gesto, in seguito ad un’indagine interna aperta dalla polizia dopo che alcune sue foto e video intimi erano finiti su internet. La 26enne sarebbe, difatti, stata vittima di Revenge Porn ad opera del suo ex fidanzato che ora sarebbe stato arrestato.
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Argentina, poliziotta muore in ospedale dopo essersi sparata: era stata vittima di Revenge Porn
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Belen San Roman, l’agente di polizia che lo scorso 30 novembre aveva provato a togliersi la vita, è deceduta in ospedale dopo diversi giorni di agonia. Stando a quanto riporta la redazione del quotidiano argentino Pagina 12, la giovane 26enne si era sparata un colpo di pistola alla testa con la sua arma di ordinanza nella sua abitazione di Bragado, cittadina della provincia di Buenos Aires. Trasportata in ospedale, Belen ha lottato tra la vita e la morte per alcuni giorni, ma purtroppo il suo cuore ha smesso di battere per via delle ferite riportate.
A spingere la poliziotta a togliersi la vita, come raccontano i suoi genitori, sarebbe stata la vergogna per quanto subito nelle settimane precedenti e la successiva indagine aperta nei suoi confronti. La 26enne, difatti, sarebbe stata vittima di Revenge Porn da parte del suo ex fidanzato che avrebbe pubblicato su internet alcune foto ed un video intimo della ragazza. In seguito, il Comando per cui la poliziotta prestava servizio aveva deciso di aprire un’indagine interna per verificare la sua condotta. Una vergogna a cui la 26enne, che lascia due bambini piccoli, non avrebbe retto decidendo di togliersi la vita.
Il padre della giovane ha parlato alla stampa affermando: ” Spero –riporta Pagina 12– che quando qualcuno decida mostrare questo genere di cose, ci pensi e ricordi cosa è successo a Belén. Mia figlia non ha retto alla vergogna, non ha saputo gestirla riuscendo ad aprirsi e chiedere aiuto“.
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L’ex fidanzato di Belen sarebbe stato arrestato dalla polizia ma al momento pare non sia stata ancora mossa nessuna accusa. Nel caso in cui venga avanzata un’accusa di diffusione di materiale sensibile nei suoi confronti rischia una pena da sei mesi a due anni che può divenire da uno a tre anni se viene riconosciuto che l’autore abbia tratto un guadagno dalla diffusione.