Processo depistaggi morte Cucchi, la sorella Ilaria: “Insulti e minacce tutti i giorni, nostra situazione patrimoniale devastante”
Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, il giovane morto nell’ottobre 2009 poco più di una settimana dopo il suo arresto, ha parlato pochi giorni fa in aula al processo sui presunti depistaggi seguiti alla sua morte, che vede imputati otto carabinieri: “Subisco attacchi in quantità industriale, continuo a ricevere insulti e minacce social. Ho spesso temuto per l’incolumità mia e della mia famiglia. Passo buona parte del mio tempo in commissariato o alla polizia postale per presentare denunce contro chi attacca. Tra le accuse più assurde che mi vengono rivolte c’è quella che mi sono arricchita con la morte di mio fratello”. Molti pensano che con i risarcimenti ricevuti Ilaria Cucchi abbia sistemato lei e la sua famiglia sotto il profilo economico. La realtà è ben diversa perchè Ilaria si è dovuta dedicare per 11 anni a questa storia tralasciando il lavoro e poi le spese legali sono notevoli
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“Sono sono serviti a vivere, a rimediare ai danni lavorativi e alle spese processuali di questi undici anni. La nostra situazione patrimoniale è devastante. Purtroppo 11 anni sono tanti. Quei soldi sono serviti ad andare avanti e non è rimasto più niente”. Poi un riferimento a chi la accusa di essere contro le forze dell’ordine e tra questi c’è anche un ex ministro della Repubblica: “Non sono assolutamente contro i carabinieri, le forze dell’ordine o le istituzioni. Anzi, credo che la mia battaglia è stata anche nell’interesse della parte buona, la stragrande maggioranza, delle forze dell’ordine. Non c’è nessuna guerra tra la famiglia Cucchi e l’Arma dei carabinieri”.
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Il processo le ha dato ragione, ma Ilaria Cucchi ha ancora dei rimorsi che si porta dietro, sente ancora delle responsabilità per quanto accaduto: “Non perdonerò mai che mio fratello Stefano sia morto tra dolori atroci, da solo, solo come un cane, pensando che la sua famiglia, che sempre c’era stata, lo avesse abbandonato”.
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