Bruno Danovaro è un atleta poliedrico nonché un uomo fortemente impegnato nel sociale: le sue ultime imprese e quelle che è in procinto di compiere lo dimostrano.
Bruno Danovaro non si ferma mai. La sua è una carriera sportiva fatta di enormi successi e soddisfazioni, la sua è una vita dedicata al prossimo. Un atleta poliedrico: campione di arti marziali, eccellente podista, tennista e ciclista, o meglio appassionato di Gravel Biking ossia uno sport che vede gli atleti impegnati in percorsi accidentati. Non solo, sarebbe anche prossimo a cimentarsi in una singolare gara a cavallo.
I suoi impegni sportivi, però, si collegano anche ad importanti iniziative a sostegno di forti campagne come quella contro la violenza sulle donne, tema sotteso alla 10km di corsa “We Run, libere di correre” a cui ha preso parte. Inoltre è divenuto anche testimonial di disabili e portatori di handicap, un’altra sua grande dimostrazione di impegno per il sociale.
Bruno Danovaro è anche un volontario della Croce Rossa. Fu lui che mesi addietro all’esito dell’ennesimo estenuante turno venne assalito da dei rapinatori che provarono (invano) a derubarlo, ma lui si difese benissimo. I malviventi non sapevano fosse un campione di arti marziali e finirono così in Ospedale.
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Bruno Danovaro, atleta ed uomo grandemente impegnato nel sociale
Nelle arti marziali miste è un vero campione: sono ben 112 incontri che risulta imbattuto. Solleva pesi, pratica il judo e molto altro. Anche il tennis è uno sport che gli appartiene: ha partecipato a numerose competizioni. Per non parlare della corsa che ha scoperto essere una disciplina che molto lo stimola. Anzi, che gli riesce molto bene. Ottimi i risultati ottenuti alla Mezza Maratona di Monza, pur essendo la sua prima partecipazione. Anche nel Gravel Biking è un asso: di questa disciplina molto dura apprezza il contatto con la natura ed il fatto che instilli fiducia in chi la pratica. È proprio praticando tale sport che avrebbe vissuto una delle esperienze che lo hanno maggiormente segnato. Ricorda di una gara in solitaria sotto la pioggia durata 12 ore, per tre delle quali avrebbe pedalato totalmente al buio senza alcun tipo di aiuto. In quell’occasione pensò che le cose sarebbero andate per il peggio, poi però metro dopo metro sarebbe riuscito a raggiungere un paese dopo ore trascorse al buio ed al freddo.
Bruno Danovaro ha preso parte a numerose competizioni agonistiche in bici e tutte a distanza di poco tempo una dall’altra. Un vero atleta a 360° addirittura oggetto si studi medici. Sarebbe, infatti, seguito da una equipe specializzata, riporta la redazione di Valoresportivo, che rimarca come il suo fisico ed il suo atteggiamento gli consento di alzare sempre più l’asticella delle sue prestazioni.
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Il prossimo 31 dicembre correrà una 10 km per salutare questo 2020. A breve prenderà parte ad una competizione ufficiale di Gravel nel bergamasco.