Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 10 dicembre, comunicherà i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus, diffusasi in Italia da oltre nove mesi. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 1.787.147 con un incremento di 16.999 unità rispetto alla giornata di ieri. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultano essere 696.527 (-13.988), così come i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 3.291 in totale e 29 in meno rispetto a ieri. Il numero complessivo dei guariti è giunto a 1.027.994 con un incremento di 30.099 unità. Nelle ultime 24 ore, purtroppo, si sono registrati 887 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 62.626.
La Regione Emilia Romagna, come si legge nelle note, ha comunicato l’eliminazione di 1 caso dei giorni precedenti in quanto giudicato non caso Covid-19.
Stando ai dati comunicati ieri dal Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 1.770.149. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 710.515, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 3.320 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 997.895. Si aggrava ancora il bilancio dei decessi che portava il totale a 61.739.
La Regione Campania e la PA di Bolzano, si leggeva nelle note, comunicavano che non era possibile fornire il dato sugli ingressi in terapia intensiva del giorno. L’Emilia Romagna, invece, segnalava l’eliminazione di 1 caso dei giorni passati, in quanto giudicato non caso Covid-19.
Il Ministero della Salute ha aggiornato il quadro dell’epidemia da Covid-19 diffusasi nel nostro Paese. Stando al bollettino di martedì, i casi di contagio erano saliti a 1.757.394. Tornavano in calo i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 737.525, così come i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 3.345. Il numero dei guariti era giunto a 958.629. Si aggravava il bilancio totale delle vittime che giungeva dall’inizio dell’emergenza a 61.240.
La Regione Basilicata, si leggeva nelle note, segnalava che il totale dei tamponi effettuati/casi testati era in corso di revisione. L’Emilia Romagna comunicava l’eliminazione di 5 casi, in quanto giudicati non casi COVID-19.
Una dimostrazione di grande umanità, a cui forse non siamo più abituati quella della signora Denise. Un’anziana donna francese che ha deciso pur essendo affetta da Covid-19 e necessitante di un posto in terapia intensiva di cedere l’ultimo disponibile ad un paziente più giovane e che avrebbe avuto più possibilità di farcela. Avrebbe avuto bisogno di ingenti quantità di ossigeno, e sapeva che quindi non sarebbe bastato per altri. È così che ha assunto la sua decisione raccontata poi dai medici che l’hanno assistita.
Parole toccanti quelle contenute in una lettera degli operatori sanitari che la signora Denise non potrà mai leggere. Era arrivata in ospedale a marzo, con tutti i sintomi del Covid. Eppure nonostante avesse tutto il diritto di entrare in terapia intensiva stante l’età, un tumore in via di guarigione ed un’insufficienza cardiaca lei ha voluto essere altruista. La famiglia come anche i medici non si sono opposti rispettando le ultime volontà della donna. Il posto che lei non ha voluto occupare è stato preso da un paziente che aveva contratto una forma grave di meningite. Quest’ultimo grazie alle cure ricevute è riuscito a guarire.
Che potrebbe verificarsi una terza ondata dell’epidemia, è purtroppo un’ipotesi che si fa sempre più insistente. Numerosi gli esperti che si sono espressi sul punto e crescenti le paure che a determinarla possa essere la riapertura delle scuole.
Matteo Bassetti, primario del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, ha affermato che a suo avviso la terza ondata sarà cosa certa. A determinarla l’ incremento dei casi di influenza che si registrano i primi due mesi dell’anno, i quali si combineranno con una aumento dei contagi da Covid.
Allo stesso modo la pensa il professor Massimo Ciccozzi. A suo dire dipenderà tutto da come gli italiani si comporteranno durante le festività Natalizie.
Bisognerebbe far comprendere come ora sia di vitale importanza limitare i casi. Come dall’inizio dell’emergenza a determinare l’andamento della curva sono i cittadini con le loro azioni, null’altro.
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