Alessandro Gassman, la drastica posizione dell’attore sul vaccino

L’attore durante un’intervista a “Repubblica” ha espresso la sua posizione in merito al tema vaccino. Gassmann racconta anche come passerà questo particolare Natale.

Alessandro Gassmann (foto da Getty Images)
Alessandro Gassmann (foto da Getty Images)

Posizione netta quella di Gassmann in merito al tema vaccino. In un’intervista a “Repubblica”, rilasciata sul set della prossima pellicola dell’attore, ha espresso la sua.

In vista della campagna di vaccinazione contro il Coronavirus di fine gennaio, ha commentato: “Sarò tra i primi a farmi vaccinare e spero che a chi non si vaccina non sia permesso di entrare nei negozi, ristoranti, aeroporti. So che scateno un putiferio, ma lo penso sinceramente”.

“Anche con l’arrivo dei vaccini – prosegue l’attore – tante persone immunodepresse saranno a rischio, bisogna pensare anche a loro. Non capisco questo sentirsi privati della libertà, ci mettiamo troppo al centro delle cose. Non siamo noi interessanti, lo è il proseguimento della vita civile.”

Gassmann: limitazioni per chi non vuole vaccinarsi

Alessandro Gassman
Il tweet di Alessandro Gassman sul vaccino (screen)

Già in un post pubblicato su Twitter qualche settimana fa l’attore aveva avanzato la proposta di attuare limitazioni per coloro che si non si sottoporranno al vaccino.

Nei commenti al tweet è scoppiato un acceso dibattito. Molti si sono espressi in accordo con Gassmann, altri invece si sono scagliati contro l’attore.

Gassmann, attore e regista figlio del genio Vittorio, parla anche del suo approccio al Natale. Racconta di come lo passerà in famiglia rispettando le misure di sicurezza.

Mantenere le distanze di sicurezza, disinfettare le mani, l’attore commenta come questi gesti siano fondamentali. Inoltre aggiunge che a chi non rispetta le norme lo fa notare con educazione.

Il giorno di Natale lo passerà con la moglie e il figlio davanti all’albero nella casa di montagna, ma senza recarsi alle piste.

“Mangerò un bel piatto di pasta, farò camminate distanziate… ma ci fa davvero così schifo starcene con i nostri cari?”, conclude Gassmann.

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