Daniela Poggiali: l’ex “infermiera killer” è stata condannata a 30 anni di carcere. Lei si è sempre proclamata innocente
Daniela Poggiali: l’ex “infermiera killer” è stata condannata a 30 anni di carcere. “Siamo sempre stati certi della responsabilità della persona indagata: per questo esprimiamo soddisfazione ma solo di tipo processuale”, ha detto il Procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini. Lei non era presente in Aula. Si è sempre proclamata innocente fin dalle prime apparizioni dinanzi ai magistrati. La donna è accusata dell’omicidio pluriaggravato di un suo paziente ultranovantenne. Massimo Montanari, di 95 anni, è morto il 12 marzo 2014 a Lugo nel Ravennate. La morte dell’anziano arrivò prima che lei annunciasse le dimissioni. “Da parte dell’ufficio c’è stata una attenzione estrema su 38 casi sospetti”, ha dichiarato il Procuratore capo di Ravenna Alessandro Mancini:
“Si tratta di tutti relativi a pazienti deceduti all’ospedale di Lugo quando c’era di “turno la Poggiali. Tra questi, la scelta è stata quella di portare a processo il caso odierno sul quale abbiamo raccolto elementi che riteniamo incontrovertibili”.
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I Pubblici Ministeri di Ravenna Alessandro Mancini e Angela Scorza avevano chiesto l’ergastolo per l’infermiera. Accolto in parte perchè è arrivata la condanna a 30 anni. Il signor Montanari era stato uno dei datori di lavoro dell’ex compagno di Daniela Poggiali. Quest’ultima, e questo è il dato che ha inciso sulla corte, avrebbe pronunciato, davanti a una segretaria mentre si occupava di una pratica infortunistica, una frase minacciosa ritenuta come prova nel giudizio. La frase in questione, stando a quanto riportato da fanpage è stata considerata determinante per il giudizio della magistratura chiamata a giudicare sul fatto.
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Poggiali attende il processo-ter anche per la morte di un’altra paziente, una donna di 78 anni. Gli avvocati che difendono l’infermiera Daniela Poggiani sono Lorenzo Valgimigli e Gaetano Insolera.
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