Si tratta del documentario della HBO su due degli accusatori di abusi sessuali di Michael Jackson, morto da qualche anno
E’ la storia di tante grandi star planetarie. Non trovano pace nemmeno da defunti in molti casi. Una vita costellata da scandali, eccessi che sembra durare anche dopo la fine della vita terrena. E’ il caso anche della stella della musica pop Michael Jackson. Gli eredi vincono la causa contro la tv HBO per il documentario “Leaving Neverland”. Il documentario della HBO riguarda due accusatori di abusi sessuali della defunta pop star. Nel documentario vengono rivolte accuse dirette di abusi sessuali da parte della popstar su due minorenni. Una corte di tre giudici della 9a Corte d’Appello si è pronunciata a favore degli eredi di Jackson. Il filmato sarà ritirato. C’è tuttavia l’ipotesi che la tv faccia appello contro la sentenza.
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È ora che la HBO risponda per la sua violazione dei suoi obblighi nei confronti di Michael Jackson, secondo il parere degli avvocati della famiglia della pop star Howard Weitzman e Jonathan Steinsapir. La rete televisiva a pagamento ha anche difeso il documentario Leaving Neverland dichiarando che si sia trattato di giornalismo d’inchiesta. Michael Jackson è morto nel 2009 all’età di 50 anni. Essendo morto, gli eredi non hanno potuto intentare causa per diffamazione per legge. Tuttavia, hanno fatto valere un accordo di non diffamazione firmato nel 1992 dalla tv con la pop star. La famiglia di Jackson ha affermato che le accuse del documentario sono false e provenivano da due uomini che in precedenza avevano detto alle autorità di non essere stati molestati.
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Gli avvocati della tv non si sono ancora espressi in merito alla sentenza. I familiari avevano chiesto anche un risarcimento danni del valore di 100 milioni di dollari. Non c’è pace, insomma, per una grande star planetaria, nonostante siano passati oltre 10 anni dalla morte, arrivata a soli 50 anni.