Un pusher nigeriano è stato sorpreso con 29 ovuli in corpo, portato in ospedale si getta dal secondo piano per scappare ma si frattura le ossa
In Piazza Dante a Trento ieri alcuni agenti di Polizia hanno catturato un pusher nigeriano che al loro arrivo inghiotte 29 ovuli di droga per nasconderli. Portato subito in ospedale per i controlli e la terapia per poter espellere la droga, si getta da una finestra aperta e si rompe diverse ossa finendo su di una lamiera sottostante.
Il protagonista di questa vicenda è uno spacciatore nigeriano di 23 anni già noto alle forze dell’ordine. Era infatti stato scarcerato lo scorso maggio dopo oltre sei mesi di carcere a seguito dell’operazione denominata “Sommo Poeta”. Ieri il pusher è stato visto dalla Squadra Mobile mentre vendeva alcune partite di droga ad un italiano all’ingresso del sottopasso che dalla stazione porta verso corso Michelangelo Buonarroti.
Gli agenti gli si sono avvicinati per un controllo e lui ha preferito inghiottire i 29 ovuli di eroina che aveva con sé. L’uomo è stato portato all’Ospedale Santa Chiara per essere sottoposto ad una Tac preventiva e poi sottoposto alle cure necessarie per poter rigettare la droga prima che potesse frammentarsi nell’intestino del nigeriano. Una tale eventualità gli sarebbe costata la vita.
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Il pusher ora è in fermo all’ospedale di Trento
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Scortato dalla Polizia, è stato posto in una stanzina singola del secondo piano di Medicina generale della struttura ospedaliera, non ancora in stato d’arresto perché si attendeva che venisse prima curato. Data l’emergenza sanitaria da Covid-19, una delle finestrelle della camera era aperta e il pusher non ha atteso molto prima di aprirla completamente e provare a scappare.
Con un balzo si è lanciato nel vuoto nel tentativo di sfuggire all’arresto da parte della Polizia di Stato. E’ atterrato su di una lamiera posta a circa 10 metri dal punto in cui si è lanciato, che gli ha in parte attutito la caduta, ma che ha comunque provocato la frattura di una vertebra e diverse lussazioni.
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Attualmente è quindi ricoverato ancora al Santa Chiara con fermo dopo la denuncia alla Procura della Repubblica di Trento. Le 29 dosi sono state espulse e attende di essere operato alla frattura multipla.