Il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù annuncia il via libera del vaccino già dal giorno dopo dell’autorizzazione dell’Ema
Forse già a partire dal 22 dicembre anche in Italia dovrebbe esserci l’autorizzazione al vaccino anti-Covid sviluppato dalle agenzie Pfizer e Biontech. Lo ha annunciato Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in un’intervista rilasciata al Messaggero. Si attende quindi solo l’approvazione dell’Agenzia per poter avere dal giorno dopo il via libera dall’Ente italiano.
“L’Ema darà l’ok il 21 dicembre, poi la pratica dovrebbe fare un passaggio in Commissione europea a livello solo formale – ha spiegato Palù – Aifa prenderà visione, ma è una trattativa centralizzata, i finanziamenti sono stati già stanziati, quindi potremo dare l’autorizzazione già il 22, massimo il 23 dicembre”.
“L’efficacia dei vaccini nel corso del tempo verrà comunque valutata in itinere. Non tutto si è potuto accertare con l’accelerazione dovuta alla pandemia” – ha aggiunto il presidente. “Mai fino a ora si era riusciti a produrre un vaccino in dieci mesi. Si pensi che Moderna aveva già realizzato un primo allestimento vaccinale 10 giorni dopo che i cinesi avevano pubblicato la sequenza del genoma del Sars-Cov-2″.
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Il presidente Palù spiega le differenze con il farmaco statunitense Moderna
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Quali sono però le differenze salienti con il vaccino del colosso farmaceutico statunitense Moderna che dovrebbe essere approvato a gennaio? La risposta arriva sempre da Palù: “Il vaccino Moderna è più facile da conservare e quindi distribuire, addirittura si può tenere a 4 gradi per alcuni giorni e poi a -20 gradi. Gli studi presentati hanno dimostrato poi che c’è una buona risposta immunitaria anche nei soggetti anziani”.
“È stato inoltre accertato anche se non in tantissimi soggetti – continua Palù – che il vaccino è in grado di prevenire l’infezione, creando le condizioni per un’immunità di tipo sterilizzante, indispensabile per bloccare la trasmissione da persona a persona. Entrambi i vaccini hanno un’efficacia intorno al 95% e questo è un dato straordinario”.
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Gli effetti collaterali, spiega il microbiologo, devono essere resi noti a tutti e l’Aifa ha appositamente istituito una commissione di sorveglianza. “Mi preme sottolineare che il vantaggio per chi si vaccina è notevolissimo rispetto ai rischi di effetti collaterali, soprattutto per le persone anziane che in questo momento sono le più esposte anche a conseguenze letali, come purtroppo constatiamo giornalmente”.