Alessandro Pontin aveva 49 anni, faceva il falegname, ma si era reinventato esperto di discipline olistiche. La famiglia non si dà pace
Alessandro Pontin ha ammazzato i figli domenica scorsa dopo averli inseguiti per la sua casa in via Sant’Ambrogio a Trebaseleghe e sgozzati barbaramente. La scientifica ha in parte ricostruito la dinamica dell’omicidio-suicidio studiando le tracce di sangue che dalla camera da letto corrono verso il portoncino d’ingresso della casa.
Sembra che Pietro di 13 anni e Francesca di 15 abbiano cercato con tutte le loro forze di scappare dalle grinfie di quel padre assassino che non ha avuto pietà nell’ammazzarli e poi suicidarsi con lo stesso coltello.
È prevista l’autopsia sui corpi martoriati dei due fratelli anche se ormai si conosce il movente del fatto. Alessandro ha anche lasciato un biglietto in cui chiede che il suo corpo venga cremato e disperso, nessuna parola di conforto per la ex moglie Roberta che dopo la notizia della morte dei suoi ragazzi è stata ricoverata in ospedale per il forte shock.
Incredula la famiglia di Alessandro, il fratello Roberto ha rinvenuto i corpi dei tre dopo essere andato a trovare il fratello domenica mattina. La madre 90enne Amabile è disperata, “Poteva ammazzarsi lui senza uccidere i figli, i miei nipoti”, ha detto.
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Alessandro avrebbe ucciso i figli pur di non aiutare la ex moglie con gli alimenti
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Per Claudio Calzarotto, fratello dell’ex moglie Roberta, l’innesco della tragedia sarebbe per la cifra degli alimenti: “Mia sorella percepiva 100 euro al mese per i due bambini e al magistrato sembrava una cifra non adeguata, eccessivamente bassa. Lei aveva chiesto qualcosa di più, ma proprio questa settimana è stato tutto archiviato e lei era molto arrabbiata”.
Alessandro per qualche tempo aveva fatto il falegname ma, complice anche la crisi economica, si era reinventato come esperto di discipline olistiche, anche supportato dalla nuova compagna Luciana Zillio. Il 49enne aveva aperto anche una pagina Facebook per promuovere la sua nuova attività, “Il mondo riflesso di Alessandro Pontin” dove si legge.
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Nessuno aveva capito che dietro quell’immagine zen che voleva trasmettere si nascondesse un efferato assassino disposto ad ammazzare i figli pur di non aiutare la loro madre. Roberta Calzarotto ha riferito che i due si erano “lasciati in modo tragico, lui era strano” e aveva preferito chiudere la storia. Nessuno si aspettava però questo epilogo.