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Cronaca

Napoli, barista disperato ai vigili: “Siamo esausti”. Il VIDEO è virale

Dopo la protesta dei ristoratori lo scorso weekend a Napoli, lunedì i vigili hanno fermato un barista che ha infranto l’ordinanza. Il video è virale

Ristorante vuoto (GettyImages)

Il blocco delle attività commerciali e ristorative in questi giorni a cavallo delle festività natalizie sta mettendo in seria difficoltà l’economia della Penisola e i commercianti iniziano ad essere esasperati. Si fatica a portare a casa lo stipendio e anche i sussidi e bonus che il Governo ha stanziato per far ripartire l’economia sembrano inefficaci. Nel weekend appena trascorso diversi i blocchi stradali sul Lungomare di Napoli da parte di ristoratori disperati.

A Napoli un barista è stato fermato dai Vigili urbani perché ha infranto la regola della vendita di alimenti al tavolo dopo le 11. L’ordinanza campana è chiara: divieto assoluto di vendita di bevande dalle 11 del mattino in poi e con divieto di consumo di cibo e bevande escluse l’acqua all’aperto per tutta la giornata. Il video girato lunedì 21 dicembre da un cliente del bar è diventato in poche ore virale.

Il barista Alessandro Carlino con i vigili urbani: “Io non me la prendo con voi, ma devo portare il piatto a tavola. Dopo le 11 non si possono vendere le bevande, neanche il caffè. Spiegateci perché siamo aperti, per vendere l’acqua? Siamo esausti. Le istituzioni ci hanno abbandonati. I ristori non bastano. Anche i clienti confusi da norme contraddittorie”.

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Napoli, Alessandro Carlino: “Siamo a pezzi, aiutateci”

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Spiega ancora Carlino interpellato sula vicenda: “L’ordinanza della Regione ha posto una ulteriore restrizione. Dopo le 11 non è possibile vendere né consumare in strada alcolici e non alcolici, solo l’acqua. I ristori non coprono nulla. Le casse integrazioni non arrivano e i dipendenti sono allo sbando. In più ci hanno tolto questi 4 giorni che per noi erano fondamentali. Siamo a pezzi.

Il problema – aggiunge Carlino – è che la zona arancione è arrivata a sorpresa, perché noi eravamo sicuri di essere gialli. Ma è come se fosse una zona rossa mascherata, perché dopo le 11 si vieta di vendere e di consumare in strada anche il caffè”.

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Proteste Napoli (GettyImages)

Noi possiamo fare solo consegne a domicilio, oppure vendere cibo da asporto nelle confezioni. Anche i clienti non sono ben informati perché queste ordinanze contraddittorie creano confusione”.

 

 

 

 

 

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