Il cumino è una spezia molto profumata che si presenta in forma di semi. Può essere utilizzata in cucina per preparare dei gustosissimi piatti dal sapore mediorientale ma anche per fare delle deliziose tisane calmanti. Non solo, il cumino ha delle proprietà incredibili, dall’azione calmante a quella antimicrobica e antinfiammatoria si tratta di una spezia antica e dalle mille risorse.
In questo articolo vi spiegheremo quali sono le proprietà benefiche del cumino e come può essere utilizzato sia nella preparazione di piatti dal sapore mediorientale ma anche per preparare ottime tisane contro la tosse o dentifrici e colluttori fatti in casa.
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Il cumino è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle apiaceae o anche umbelliferae, originaria del bacino del Mediterraneo anche se nel corso degli anni questa pianta si è diffusa anche nelle Americhe.
Devi sapere che tra le varie spezie di cui ti abbiamo già parlato, il cumino è quella assai più interessante per quanto riguarda la sua storia e le leggende folcloristiche che le ruotano intorno.
Il cumino è stato usato fin dall’antichità. I suoi semi sono stati ritrovati nel sito siriano di Tell ed-Der e sono stati fatti risalire al secondo millennio avanti Cristo.
Originariamente coltivato nell’Iran e nelle regioni mediterranee, il cumino è menzionato persino nella Bibbia, sia nell’Antico Testamento che nel Nuovo Testamento. Era conosciuto anche nell’antica Grecia e nell’antica Roma.
I greci tenevano il cumino a tavola, in un suo contenitore più o meno come si usa con il pepe oggi. La cosa molto curiosa e affascinante è che questa usanza è mantenuta a oggi in Marocco.
Con il passare degli anni e dei secoli, l’uso del cumino divenne sempre meno frequente in Europa (con l’eccezione di Spagna e Malta) a partire dal Medioevo. In America fu introdotto dai coloni spagnoli.
A proposito di folklore, invece, ti racconteremo un po’ di aneddoti simpatici e affascinanti al tempo stesso. Durante il Medioevo, la superstizione voleva che il cumino frenasse i polli e gli amanti dallo scappar via.
Si credeva anche che gli sposi che avessero portato dei semi di cumino con sé durante la cerimonia nuziale avrebbero avuto una vita felice.
Oggi il cumino viene usato come spezia per il suo aroma particolare, specialmente nella cucina nordafricana, del medio Oriente, nella cucina dello Xinjiang, in quella indiana, cubana e nella cucina messicana del nord.
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I semi di cumino, oltre ad essere perfetti per insaporire piatti a base di carne e le zuppe di legumi sono degli ottimi rimedi contro problemi di tipo intestinale e non solo.
Intanto bisogna dire che i semi di cumino sono una grande fonte di ferro. Il ferro è un minerale fondamentale poiché è ritenuto responsabile del trasporto dell’ossigeno all’interno dell’emoglobina.
Una carenza di ferro potrebbe portare ad anemia cioè in pratica alla diminuzione di emoglobina nel sangue.
In più, il ferro potenzia il sistema immunitario e favorisce la produzione degli ormoni responsabili del buon umore. La quantità di ferro in 100 grammi di cumino è di ben 66 mg per 100 grammi.
Oltre al ferro nel cumino è contenuto molto potassio con ben 1788 mg per 100 grammi. Esso è fondamentale per la riduzione della pressione arteriosa e per smaltire i liquidi in eccesso.
Ai semi di cumino vengono anche attribuite proprietà altamente digestive. I frutti del cumino infatti contengono un olio essenziale ad attività antispastica sul tubo digerente e digestiva, capace di ridurre la formazione di bolle gassose.
Questo è valido per gli adulti ma anche per i bambini. Tuttavia prima di somministrare delle pappe o delle pietanze a base di cumino ai vostri bambini è bene farsi consigliare dal proprio medico di base.
Il cumino trova quindi impiego in caso di aerofagia, meteorismo e flatulenza. Alcune ricerche scientifiche recenti hanno mostrato che il cumino può stimolare la secrezione degli enzimi pancreatici, che sono necessari per una corretta digestione e assimilazione dei nutrienti.
Infine, tra le proprietà miracolose di questa spezia dal profumo e dal sapore forte e deciso c’è quella della prevenzione del cancro. I semi di cumino potrebbero avere infatti anche proprietà anti-cancerogene.
In questo caso però non risultano al momento evidenze scientifiche in grado di dimostrarlo. Dunque, si raccomanda sempre di affidarsi al proprio medico di base per quanto riguarda le terapie per curare queste patologie.
Tuttavia, del cumino si faceva gran uso nella medicina popolare poiché veniva utilizzato come rimedio contro i disturbi digestivi, la diarrea e le coliche, anche e soprattutto in ambito veterinario.
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Lo sapevi che l’acqua di cumino è una grande alleata della tua salute? Ecco che con una perfetta tisana al cumino puoi calmare i dolori addominali e ridurre quel gonfiore fastidioso e antiestetico.
Esattamente come per i semi di finocchio, anche il cumino è offerto nella tradizione indiana a fine pasto per agevolare la digestione. Infatti il cumino stimola la secrezione degli enzimi del pancreas che facilitano una corretta assimilazione dei cibi e una buona digestione.
Bere la tisana di cumino dopo pasto, magari insieme ai semi di finocchio, può diventare una sana e piacevole abitudine per contrastare il gonfiore addominale.
Qui ti spiegheremo come fare un perfetto decotto al profumo di cumino. Per prepararlo dovrai procurarti da 1,5 grammi a 2 grammi di frutti secchi di cumino che sono più o meno pari a uno o due cucchiaini da caffè.
Intanto, metti 200 ml di acqua in un pentolino sul fuoco e quando arriva a bollore aggiungi i semi secchi di cumino. Continua a far bollire per altri cinque o otto minuti a fuoco moderato, poi spegni il fuoco e ricopri il tutto con un coperchio.
Ti basterà attendere circa dieci minuti in modo che l’acqua calda estragga tutti i principi attivi e successivamente dovrai filtrare il decotto.
Se lo preferisci puoi addolcire il decotto di cumino con un dolcificante naturale come un cucchiaino miele, zucchero di canna grezzo integrale, malto di cereali, acero, melassa o sciroppo di agave.
Quello che ti consigliamo di evitare è senza dubbio lo zucchero bianco raffinato tenendo presente che bere il decotto al naturale è sempre la migliore scelta dato che il sapore è ottimo anche senza dolcificare.
Viste le proprietà digestive del cumino, questo decotto è utile sopratutto per regolarizzare l’intestino. Infatti è un eccellente carminativo che aiuta ad eliminare i gas intestinali diminuendo i problemi di flatulenza, gonfiore e dolori addominali.
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Il cumino ha un caratteristico sapore amaro e un odore forte e dolciastro grazie all’alto contenuto in oli. Si associa prevalentemente alla cucina indiana, può essere presente nel curry e con altre cucine esotiche come quella nordafricana o messicana.
Tuttavia l’uso del cumino è molto esteso in Spagna, specialmente nella cucina del sud-est della penisola iberica ma anche nei territori germanofoni. Ti basti pensare che il cumino è uno degli ingredienti del gulasch ungherese.
Bada bene perché il cumino si può acquistare direttamente in polvere o in semi. Quello che ti raccomandiamo però è che prima di insaporire i tuoi piatti non devi dimenticare di tostare leggermente il cumino per un paio di minuti in una padella antiaderente in modo da enfatizzare ancora di più le sue proprietà organolettiche.
Prima di farti un esempio di menù con piatti che contengono cumino bisogna specificare che questa è una spezia il cui utilizzo può essere molto vario.
Basti pensare che i semi di cumino sono molto indicati nella preparazione di impasti per aromatizzare pane, grissini, focacce, tarallini o cracker. Il principio è lo stesso: tosta sempre prima i semi per togliere l’umidità in eccesso e aggiungi i semi all’impasto.
Non solo, puoi utilizzare il cumino per la preparazione di salse dal sapore etnico e dal carattere diciso.
Ecco a te un esempio di menù composto da tre portate nel quale il cumino non è protagonista ma è di certo un elemento essenziale per conferire carattere al piatto:
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Non esistono degli studi scientifici che descrivono il cumino come una spezia “dannosa” per la salute o inadeguata.
Tuttavia è bene evitare l’uso del cumino in caso di gravi epatopatie cioè malattie legate al cattivo funzionamento del fegato o in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.
A scopo precauzionale, si sconsiglia l’assunzione di cumino anche in gravidanza e durante l’allattamento.
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