Il coriandolo, detto anche prezzemolo cinese o con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle “Apiaceae”. Appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell’aneto, del finocchio e del prezzemolo. Il suo profumo delicato darà ai tuoi piatti un sapore particolare ma, attenzione, fa anche molto bene alla salute!
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In questo articolo ti spiegheremo come utilizzarlo in cucina ma non solo. Devi sapere che questa antichissima spezia originaria dei paesi del Mediterraneo può essere usato come infuso contro i dolori di stomaco, è consigliato anche per problemi di aerofagia e le emicranie, aiuta la digestione e ha anche una funzione antidiarroica.
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Il coriandolo, detto anche prezzemolo cinese o chiamato con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle “Apiaceae” che appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell’aneto, del finocchio e del prezzemolo.
Infatti, per la sua forma ma anche per il suo profumo somiglia molto al prezzemolo. Si tratta di una spezia antichissima il cui nome deriva dal latino “Coriandrum” con radici nella parola greca “Corys” seguita dal suffisso “ander” cioè somigliante, in riferimento alla supposta somiglianza dell’odore emanato dai frutti acerbi o sfregando le foglie.
Come dicevamo, nelle civiltà mediterranee trovò impiego fin nell’antichità come pianta aromatica e medicinale. Basti pensare che viene raffigurato persino in alcune tombe egizie come offerta rituale.
I Romani lo usarono moltissimo e Apicio ne fa la base di un condimento chiamato appunto “Coriandratum”. Secondo Plinio il Vecchio, mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.
Il coriandolo, così come il prezzemolo, è una pianta molto delicata ed è proprio per questo motivo che la raccolta va fatta al levar del sole cioè di mattina presto quando ancora le sue foglie sono bagnare di rugiada.
Questa spezia può essere usata fresca per aromatizzare zuppe, piatti a base di pesce e anche insalate di riso. In alternativa, può essere essiccata per conservare nel tempo le sue proprietà.
I “ciuffi” si coriandolo vengono riuniti in mazzi e appesi in luoghi ombreggiati. Quando saranno ben essiccati si battono all’interno di un sacchetto per separare i frutti dai peduncoli che li sostengono.
I frutti si conservano poi in recipienti di vetro. I semi, invece, si dovrebbero conservare interi poiché la polvere di coriandolo perde aroma molto facilmente.
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Il coriandolo è un’erba aromatica dalle tante risorse. Infatti, questa pianta conosciuta fin dall’antichità, dalle tante proprietà benefiche e molteplici utilizzi, viene anche impiegata nella fitoterapia cioè quella disciplina che prevede l’uso di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere psicofisico.
Tra le tante proprietà possedute dal coriandolo c’è quella antibatterica che lo rendono un antibiotico naturale. Basti pensare che, secondo studi molto antichi, l’olio di coriandolo può essere utilizzato per curare infezioni e tossinfezioni alimentari.
Ma questa pianta, in modo particolare in India, viene utilizzata per le sue capacità antispasmodiche e digestive. Con unguenti e attraverso la masticazione delle sue foglie il coriandolo è un rimedio al gonfiore addominale, l’aereofagia, il colon irritabile ma anche la diarrea.
Il coriandolo viene molto utilizzato anche in Sri Lanka dalle popolazioni tamil che con i suoi frutti preparano di un decotto che, dolcificato con il miele, si assume per alleviare i fastidi della tosse.
Tra le sue più interessanti proprietà, però, c’è la sua azione chelante nei confronti dei metalli pesanti. In farmacologia, è una sostanza che produce i suoi effetti terapeutici attraverso un processo di “chelazione” e che viene sfruttata dunque per rimuovere cationi metallici che si sono depositati nei tessuti organici in concentrazione tossica.
Il coriandolo, infatti, è uno dei pochi chetanti del mercurio, un metallo pesante dannoso se assunto dall’organismo. Il coriandolo, infatti, diventa particolarmente utile per la rimozione del mercurio, che può essere presente negli spazi tra le cellule e nel nucleo cellulare.
Ma non solo, il coriandolo esercita la sua azione chetante anche contro altri metalli pesanti come il cadmio, il piombo e l’alluminio presenti nelle ossa o nel sistema nervoso.
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Il coriandolo è una pianta aromatica amata e apprezzata in tutto il mondo anche se nasce e si diffonde specialmente nei paesi del bacino del Mediterraneo. Dall’India al Messico, dallo Sri Lanka all’Argentina il coriandolo compare in tante ricette tipiche.
Non per forza, per apprezzarne il suo aroma delicato e inconfondibile, devi cucinare dei piatti esotici. Puoi semplicemente tritarlo e aggiungerlo a dei piatti che cucini comunemente. Ti basti sapere che è ottimo nel pinzimonio.
Dunque, sarà facile utilizzarlo nei tuoi piatti quando hai ospiti a cena e vuoi stupirli con un tocco di esotico molto particolare.
Ti basterà grigliare della carne o del pesce come vitello o gamberoni e preparare a parte un pinzimonio con olio extra vergine di oliva, aglio, peperoncino, aceto balsamico di Modena, qualche granello di sale grosso e di pepe rosa e una dose generosa di coriandolo tritato al coltello.
Se però la tua intenzione è quella di cimentarti in un menù speciale dalle note agrumate ed esotiche eccone a te un esempio:
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Mentre in cucina viene utilizzata la foglia del coriandolo, nella fitoterapia si usano i semi che ricordano per la forma quelli del finocchio.
Questi semi contengono “alcoli” e “terpeni” ad attività antispastica sulla muscolatura liscia del tubo digerente e per questo motivo vengono utilizzati in tisane come aromatizzanti e digestivi.
L’infuso di coriandolo è in grado di eliminare i gas intestinali e attenuare i crampi addominali. Ti basterà mettere in infusione circa due grammi di semi di coriandolo in 100 ml di acqua bollente e prendere uno o due cucchiai di questo infuso dopo i pasti come se fosse uno sciroppo.
Tra le proprietà benefiche del coriandolo c’è quella di combattere l’alito cattivo ed è per questo che vengono creati dei dentifrici e colluttori in grado di sconfiggere definitivamente il problema.
Ti basterà munirti di un mortaio e un po’ di olio di gomito per ottenere un dentifricio totalmente naturale dalle proprietà incredibili. Inizia dunque pestandole foglie secche di salvia e i semi di coriandolo insieme con il sale fino a rendere il tutto una polverina.
Poi aggiungi il bicarbonato e mescola per bene. Aggiungi un paio di cucchiai di glicerina e delle gocce di olio essenziale di coriandolo.
Ti sarà possibile sostituire interamente il sale tradizionale col sale rosa dell’Himalaya, più puro e dal sapore meno marcato.
Se ti va di cimentarti puoi anche realizzare in casa un perfetto collutorio al coriandolo per sfruttarne le sue immense proprietà.
Ti basterà mettere in infusione delle foglie di salvia e di coriandolo insieme con il succo di limone in 150 ml di acqua distillata e lasciare in infusione per 4 ore. Dopodiché, togli le foglie e il tuo collutorio è pronto.
Se vuoi aumentare l’efficacia e profumare il composto ri basterà aggiungere 5 gr di cannella in polvere.
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Il coriandolo sembra non avere particolari controindicazioni, salvo nei casi individuali di intolleranza o allergia. Bisogna però specificare che se usato in dosi eccessive può causare sia disturbi nervosi che disturbi ai reni dando problemi nella minzione.
Secondo alcuni medici è bene prestare attenzione al consumo di coriandolo in caso di assunzione di farmaci neurostimolanti in quanto il coriandolo ha già per sua natura delle proprietà neurostimolanti e dunque per scongiurare una possibile somma degli effetti.
Questa pianta aromatica contiene molti minerali tra cui spiccano per quantità ferro, potassio, calcio e fosforo e ad essi sono collegati i benefici che si possono ricavare da un consumo costante e abbondante di coriandolo.
La sua caratteristica principale è, come abbiamo già detto, quella di essere in grado di aiutare contro i problemi digestivi.
Infatti, il coriandolo è carminativo cioè riduce la presenza di gas intestinali e antispasmodico, e riduce quindi difficoltà digestive e gonfiore. Se consumato in quantità importanti può invece irritare l’intestino.
Infine, il coriandolo ha il potere di attenuare la stanchezza e la fatica e stimolare l’attività cerebrale, oltre che l’appetito. Basta dunque consumarlo nel modo giusto e i benefici saranno tangibili!
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