Fabio Volo ha raccontato gli anni difficili ch ha vissuto. Cresciuto nella povertà grazie al suo successo è riuscito a pagare i debiti del padre, mancato cinque anni fa per via dell’Alzheimer.
A cuore aperto. Il racconto di Fabio Volo durante un’intervista al Corriere della sera è personale e toccante. Il cronista radiofonico ha raccontato gravi difficoltà di vita. Cresciuto in una “bolla di povertà”, come lui stesso la definisce, Volo racconta dei gravi problemi finanziari della famiglia. Tra pignoramenti e limitazioni, il cibo non mancava ma il resto si.
Volo racconta poi orgoglioso di come il suo successo professionale gli abbia permesso di ripagare i debiti dei genitori.
“Ho comprato casa per loro e li ho mandati in pensione qualche anno prima. Il più grande successo della mia vita è stato quello”, le parole del conduttore.
Volo ricorda poi il padre, spento cinque anni fa per via dell’Alzheimer: “È mancato cinque mesi dopo che è nato il mio secondogenito, Gabriel. Quando sono andato all’ospedale a Brescia perché Johanna doveva partorire, il giorno successivo lui è stato ricoverato. Andavo in un reparto dove ero padre e in un altro dove ero figlio, in situazioni opposte. È stata una esperienza intensa.”.
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Oltre ai successi raggiunti nella carriera, Volo ha costruito una bellissima famiglia ed è padre di due bambini. Il conduttore racconta di come tra le mura di casa smetta di lavorare e assuma le vesti di Fabio Bonetti. I bimbi incuriositi quando il padre viene fermato per strada per un selfie domandano se Fabio conosce queste persone.
Una vita di traguardi e sfide superate. E Volo oltre a ringraziare padre, madre e coloro che lo hanno ostacolato non dimentica di essere grato a se stesso.
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“Devo dire grazie a me stesso: perché credo di essermi sopravvissuto, non solo alle mie paure e ai miei limiti, ma al mio successo, al fatto di aver ottenuto quello che desideravo. Era, forse, la cosa più pericolosa.”, il commento di Volo.
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