Vi siete mai chiesti perché esiste l’usanza di mangiare lenticchie a Capodanno? È una tradizione culinaria che si perde nella notte dei tempi
In moltissime famiglie italiane la notte di San Silvestro vengono portati in tavola lenticchie, cotechino oppure zampone. Ma perché vi è la tradizione di cucinarle? Buon auspicio? Scaramanzia? L’origine di questa tradizione culinaria è davvero molto antica. Visto che tra pochi giorni saranno il piatto principe per condurci verso l’anno nuovo, forse vale la pena scoprire come è nata questa bizzarra consuetudine.
La vera tradizione vuole che le lenticchie si mangino allo scoccare della mezzanotte, quando ormai si è sazi, ma a cosa va ricondotta questa pratica? Sembra che l’origine vada fatta risalire agli antichi romani che alcuni giorni prima del Capodanno usassero regalare ad amici e parenti un sacchetto – la scarsella – pieno di lenticchie crude come auspicio di ricchezza e prosperità.
La forma tondeggiante delle lenticchie ricorda infatti quella delle monete, soprattutto in fase di cottura quando aumentano in volume. Per questo mangiarle a mezzanotte significa abbondanza economica che tende a moltiplicarsi, quindi un vero e proprio rito propiziatorio.
Le proprietà benefiche delle lenticchie inoltre sono numerose: hanno un buon contenuto in proteine, fibre, folati, potassio e fosforo, e contengono anche notevoli quantità di calcio, ferro e zinco. Garantiscono una riduzione del colesterolo cattivo e della pressione arteriosa, ottime per combattere l’insorgenza del diabete e migliorare il controllo glicemico.
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Un metodo infallibile per cuocere le lenticchie in brevissimo tempo
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Le lenticchie a Capodanno quindi sono d’obbligo ma come fare a prepararle in modo rapido senza che ci inchiodino ai fornelli visto la lunga preparazione? Esiste un metodo molto ingegnoso per poterle cuocere in breve tempo senza dover ricorrere a quelle in scatola spesso non troppo saporite come quelle fatte in casa.
Per cucinare più velocemente le lenticchie c’è un semplice passaggio da eseguire, ovvero vanno riposte in una pentola a fuoco basso e lasciata andare a ebollizione. Contemporaneamente riporre sul fuoco un’altra pentola piena d’acqua.
Quando l’acqua nella prima pentola sarà arrivata al punto massimo di ebollizione, bisogna versarle nella seconda pentola. In questo modo di dimezza il tempo di cottura delle lenticchie che in una ventina di minuti saranno pronte da gustare dopo averle insaporite con carota, cipolla, passata di pomodoro e spezie.
Per una variante sfiziosa suggeriamo le lenticchie al curry: il segreto risiede nel soffritto iniziale a base di scalogno, butto, anacardi tostati salati tritati finemente e curry diluito in un po’ d’acqua di cottura delle lenticchie.
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Si tratta di una ricetta tipicamente orientale ma che sta prendendo sempre più piede anche in Europa come accompagnamento a piatti di carne speziata. Le lenticchie al curry sono ottime servite anche in crostoni di pane abbrustolito e una generosa manciata di prezzemolo fresco.