Cashback di Natale, i primi rimborsi saranno accreditati entro fine febbraio. Il 31 dicembre ultimo giorno utile
Ultimi giorni utili per il cashback di Natale. L’iniziativa del governo che permette ai cittadini di vedersi rimborsare il 10 % degli acquisti. Valgono soltanto gli acquisti effettuati attraverso il pagamento con carte di credito o bancomat o prepagate in negozi o esercizi fisici. Non sono conteggiati gli acquisti online. Per il programma cashback di Natale, valgono gli acquisti effettuati dal 8 al 31 dicembre 2020. Mancano quindi pochi giorni al programma che ha riguardato soltanto questo periodo natalizio. E’ stata una sperimentazione in vista del programma ordinario che partirà dagli acquisti del 1 gennaio. Saranno diverse anche le condizioni per il nuovo anno. Mentre con il cashback di Natale bastano 10 transazioni, per il programma ordinario in sei mesi bisogna effettuarne 50. Come a Natale anche per questo periodo il massimo che si potrà ottenere come rimborso sono 150 euro.
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Per quanto riguarda il periodo di pagamento dei rimborsi al 10% del cashback di Natale, dovrebbe essere fine febbraio. Quindi l rimborso arriverà contestualmente al conteggio del cashback ordinario per il 2021. Sarà sempre necessario avere l’app IO alla quale ci si può registrare attraverso lo Spid o con carta d’identità elettronica. Ci si può registrare al programma anche attraverso alcuni strumenti di pagamento come quelli postali e delle banche. Intanto sono stati diffusi i primi dati indicatici aggiornati al 21 dicembre. L’effetto del cashback è stato positivo. C’è stato un aumento di pagamenti elettronici del 18% e un incremento del pagamento con carte del 50%. Sono più di 22 milioni i pagamenti registrati nel programma. Questi comportano dei diritti di rimborso già maturati per 37 milioni di euro.
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Un dato positivo a parere della direttrice dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano, Valeria Portale: “Quest’iniziativa stimola i consumi e spinge a tirar fuori la carta invece del contante”, afferma la direttrice a quotidian.net. L’uso del contante ha un costo per lo Stato stimato in 24 miliardi all’anno.