Claudia Alivernini, minacce ed insulti dai no-vax: “Vediamo quando muori”

Claudia Alivernini, la prima italiana a cui è stato somministrato il vaccino, è stata bersaglio di alcuni no-vax sul web: insulti e minacce.

Claudia Alivernini insulti no-Vax
L’infermiera Claudia Alivernini (Getty Images)

Sul tema pandemia l’opinione pubblica, sin dall’origine, si è spaccata in due fazioni. Chi non ha mai dubitato dell’esistenza del Covid-19 e della sua letalità e chi, invece, ritiene che non sia poi così pericoloso come prospettato dalle Istituzioni o in alcuni casi negandone addirittura la sussistenza.

Medesima cosa è accaduta per i vaccini. Da un lato chi crede nella sua salvifica portata, dall’altra gli scettici ed i no-vax. Questi ultimi sarebbero, come appunto dice il nome, soggetti che ne screditano la portata. Alcuni di loro avrebbero attaccato la giovane Claudia Alivernini prima italiana a ricevere il vaccino. L’infermiera dello Spallanzani a cui domenica 27 dicembre è stata somministrata la prima dose, è divenuta un bersaglio sul web. Ad esserle stati rivolti minacce ed insulti.

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Claudia Alivernini bersaglio dei no-vax: minacce ed insulti

Claudia Alivernini
L’infermiera Claudia Alivernini, la prima a ricevere il vaccino anti Covid-19 in Italia (Getty Images)

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Vediamo quando muori” questa una delle tante parole nefande rivolte alla giovane Claudia Alivernini, l’infermiera dello Spallanzani di Roma divenuta la prima vaccinata contro il Covid d’Italia. Espressioni indegne contro il volto della campagna vaccinale, provenienti da haters ed appartenenti alle fila dei no-vax. L’operatrice sanitaria, per tutelarsi, aveva congelato i propri profili social ma questo non ha impedito ai leoni da tastiera di recarsi sui profili delle istituzioni ed attaccarla da lì. Non solo, a suo nome, sarebbero stati altresì creati due profili, ovviamente non gestiti da lei. Cosiddetti fake.

Le persone che conoscono Claudia Alivernini hanno riferito le reazioni della giovane la quale sarebbe rimasta sconvolta da quanto accaduto e che avrebbe immediatamente chiesto che tutto venisse rimosso. La giovane, come da lei stesso espresso, si è detta fiera di aver aderito alla campagna, di fidarsi della scienza e di credere in essa. Aveva altresì lanciato un appello invitando tutti a fare lo stesso. Parole che ne hanno fatto comprendere il grande senso di maturità e dato riprova del valore morale e personale di chi come lei, dall’inizio dell’emergenza, combatte in prima linea il Covid. Che quotidianamente nelle corsie di ospedale vede vite spezzarsi, intere famiglie scomparire.

Claudia Alivernini, riporta il Messaggero, in queste ore starebbe valutando di denunciare i fatti alla Polizia Postale. Le possibili ipotesi di reato configurabili potrebbero essere quelle di furto d’identità ed ovviamente minacce. Nelle prossime ore potrebbero giungere degli aggiornamenti in merito.

Tutto questo è stato però successivamente smentito da Claudia Alivernini che, tramite i suoi legali, ha chiesto la rettifica della notizia.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti si è espresso sull’accaduto condannando i responsabili. “Devono vergognarsi” avrebbe detto il Goverantore stando a quanto riporta Il Messaggero. “Claudia è la prima vaccinata in Italia contro il Covid ed è stata vittima di messaggi ed attacchi da parte dei no-vax. Una circostanza che l’ha condotta a chiudere i propri profili social“.

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Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti (Getty Images)

In chiosa Zingaretti ha affermato che il passo compiuto dalla Alivernini, il suo sorriso, sono esempio di forza e speranza. Lei come tanti altri giovani si è trovata a combattere il Covid e non è mai venuta meno ai propri doveri.

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