Terminato il periodo di zona rossa delle festività Natalizie, si cercherà di tornare alla normalità. Le regioni dovrebbero ripartire da dove erano rimaste. Tutta l’Italia in fascia gialla ad eccezione dell’Abruzzo arancione.
Terminerà il 6 gennaio la zona rossa/arancione prevista dal decreto Natale e si tornerà alle fasce. A valutare l’andamento del contagio in Italia sarà ancora una volta il Comitato Tecnico Scientifico in base al report dell’Istituto Superiore di Sanità. Saranno quindi gli esperti a decidere se l’Italia potrà continuare a rimanere zona gialla o se dovranno essere fatte delle modifiche. La previsione era che le regioni ripartissero da dove erano rimaste: tutta Italia zona gialla ad eccezione dell’Abruzzo arancione. Ma l’aumento dei casi, ieri 22.211, potrebbe portare il governo a prendere decisioni diverse.
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Gli aumenti dei contagi nella giornata di ieri (1 gennaio 2021), potrebbero far tornare l’incubo zona rossa. A rischio sarebbero il Veneto, la Liguria e la Calabria che al momento hanno un Rt superiore a 1. Da non sottovalutare però andamento della Puglia, Basilicata e Lombardia anche loro a limite della soglia e che quindi potrebbero ripartire nel nuovo anno in zona arancione.
Intanto il governo dovrà anche decidere sulla riapertura degli impianti da sci. Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha inviato ai ministri Francesco Boccia e Giuseppe Speranza una lettera per chiedere il rinvio dell’apertura della stagione dal 7 al 18 gennaio.
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Sono intanto 46 mila le persone le persone vaccinate contro il coronavirus in Italia. Nella prima fase come previsto le dosi di vaccino sono spettate agli operatori sanitari, il personale non sanitario e, infine, gli ospiti delle strutture residenziali. Procede senza intoppi quindi il piano di vaccinazione previsto dal governo. Al momento nel Paese sono arrivate 479.700 dosi, 9.750 nel Vax Day del 27 dicembre e 469.950 il 30 dicembre, giunte in 10 aeroporti italiani con gli aerei gialli della Dhl.
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