Il figlio 34enne dell’ex segretario provinciale della Lega, Franco Colleoni, è stato arrestato: le prove del crimine vertono tutte su di lui.
Il figlio trentaquattrenne dell’ex segretario provinciale della Lega, Franco Colleoni, assassinato a Dalmine lo scorso 2 gennaio, è stato arrestato dall’Arma dei Carabinieri. Le prove sembrerebbero in questo momento vertere tutte su di lui. Dopo essere stato interrogato, Francesco Colleoni, ha esposto i fatti di quella giornata. Ha raccontato l’acerba lite con il genitore. Ed una consecutiva colluttazione con il padre avvenuta nel cortile della propria abitazione.
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Omicidio di Franco Colleoni: la pista e l’arresto
L’omicidio di Franco Colleoni a Dalmine: l’uomo della Lega conosceva il suo assassino https://t.co/MNGfpkFyJs
— Notiziedi (@Notiziedi_it) January 3, 2021
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Secondo quanto è emerso dalle indagini delle forze dell’ordine, i due sarebbero stati in disaccordo in merito alla riapertura della trattoria di famiglia, Il Carroccio. L’attività era gestita in comune. Ed il figlio dell’imprenditore, probabilmente non accettando la sua opinione sarebbe inveito su di lui, provocando il decesso a causa di violenti percosse.
Il ragazzo, che nell’attività aveva il ruolo di chef, ha inoltre raccontanto di non riuscire a rivivere la scena, dopo la lite non sarebbe in grado di ricordare più cosa è accaduto in seguito.
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L’ex segretario, vittima della violenza del figlio, avrebbe battuto la testa ripetutamente su una pietra all’interno del giardino di casa. In seguito alla sua spontanea dichiarazione il Pm in carica per il caso Fabrizio Gaverini lo ha interrogato in presenza del suo avvocato d’ufficio, che lo ha condotto immediatamente presso la Casa Circondariale di Bergamo.