I chiodi di garofano sono una spezia molto antica usata in cucina per insaporire minestre e stufati ma è anche perfetto per i dolci fatti in casa come biscotti e torte. In più grazie alle sue incredibili proprietà benefiche è un alleato infallibile del tuo benessere. Dai chiodi di garofano si estrae un olio dalle proprietà miracolose.
In questo articolo ti spiegheremo come usare i chiodi di garofano per fare tisane e decotti ma ti mostreremo anche come usarlo per insaporire alcuni piatti della tradizione e altri molto innovativi. In più, vedrai come è possibile utilizzare l’olio di chiodi di garofano per curare alcuni piccoli fastidi.
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Sono chiamati chiodi di garofano i boccioli essiccati ancora chiusi della “Eugenia caryophyllata”. Si tratta di un albero sempreverde alto dai dieci a 15 metri e appartiene alla famiglia delle Myrtaceae.
Questo albero tropicale cresce spontaneamente nelle Molucche, alle Antille, in Madagascar e Indonesia. Fu introdotto ai primi del 700 nell’isola della Réunion da Pierre Poivre e da lì, fu trasferito verso altre colonie per essere coltivato.
Oggi i chiodi di garofano vengono coltivati e le principali aree di coltivazione sono l’isola di Zanzibar, l’Indonesia e il Madagascar.
La chioma di questo albero è a forma tondeggiante e le foglie sono di color rossastro da giovani ma man mano che invecchiano diventano di una tonalità verde scuro che, se viste in trasparenza, presentano numerosi puntini traslucidi ricchi di olio essenziale.
Le infiorescenze a pannocchia sono composte da numerosi fiori ciascuna che variano dal cremisi al giallo. I boccioli dei fiori vengono raccolti ed essiccati e costituiscono appunto questa meravigliosa spezia profumata e aromatica chiamata chiodi di garofano.
Tuttavia, è opportuno precisare che nonostante il nome, essi non hanno nulla a che vedere con la pianta di garofano. L’accostamento tra i due deriva semplicemente dalla forma simile a un garofano che i boccioli assumono una volta essiccati.
Attenzione perché il chiodo di garofano non è da confondere col pepe garofanato che è un’altra spezia più comunemente denominata pimento.
I chiodi di garofano sono una spezia diffusissima in tutto l’Oriente. Nella storia però erano usati come ingrediente dei profumi e principio attivo per medicine già nella Cina di 2200 anni fa.
Arrivarono in Occidente tramite le vie carovaniere e già nel XVIII secolo avanti Cristo. Basti pensare che ci sono tracce archeologiche in Siria di questa spezie.
Anche i patrizi romani usavano questa spezie per le sue proprietà antisettiche, quindi per calmare il dolore ai denti. Divenne una spezia rara ma conosciuta in Europa fin dal medioevo.
Dante Alighieri ne parla come fossero un bene di assoluto lusso usato dai “vani scialacquatori” senesi per far la brace per arrosti milionari.
Poi, nel 1500 iniziarono a essere importati direttamente dagli europei, grazie ai portoghesi di ritorno da Timor Est (un Paese del Sudest asiatico che occupa metà dell’isola di Timor) e gli olandesi, che ne scoprirono un’ottima fonte nell’isola di Zanzibar e alle Maldive
Come già accaduto per la cannella, divennero i principali importatori di una spezie tra le più amate e tra le più care. Gli olandesi e i belgi ne ricavarono successivamente l’olio essenziale che divenne un componente molto amato dalla cosmesi, che nei due paesi fiorì anche grazie a questo.
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Dai chiodi di garofano si ottiene un profumatissimo olio essenziale cioè un concentrato di proprietà benefiche per l’organismo.
L’olio essenziale di chiodi di garofano è considerato un vero e proprio toccasana per la salute anche se un uso smodato o eccessivo può andare incontro a eventuali controindicazioni ed effetti collaterali.
L’olio essenziale viene estratto dai “boccioli fiorali”, che vengono appunto chiamati “chiodi”, dalle foglie e dai peduncoli dei chiodi, attraverso una distillazione in corrente di vapore.
Ma quali sono gli elementi che ritroviamo in questo concentrato di benessere? Innanzitutto si trova un’elevata concentrazione di fenoli in particolare l’eugenolo che è un composto ricco di proprietà benefiche.
Non solo. Nell’olio essenziale di chiodi di garofano possiamo trovare gli “esteri” soprattutto l’acetato di eugenile e infine il beta-cariofillene, a cui sono associate proprietà antinfiammatorie naturali.
I benefici apportati all’organismo da quest’olio essenziale sono moltissimi. Basti pensare che oltre ad essere un tonico in caso si affaticamento fisico e mentale ha anche proprietà anti dolorifiche.
Viene spesso usato contro il mal di denti, le nevralgie e i dolori articolari ma ha anche proprietà anti infiammatorie grazie alla presenza dell’eugenolo che è molto efficace contro le infezioni virali e batteriche.
I benefici dell’olio essenziale di chiodi di garofano non sono solo fisici. Infatti, grazie al suo profumo intenso e la sua consistenza viscosa si utilizza in aromaterapia per combattere stress e depressione.
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Forse non sapevi che i chiodi di garofano sono una spezia molto versatile che non è usata solo per fare biscotti e dolci in generale.
Infatti, ti mostreremo come usarla anche per aromatizzare antipasti e piatti salati. Qui di seguito ecco un esempio di menù nel quale, in ogni portata, ci saranno i chiodi di garofano con il loro aroma intenso a impreziosire i piatti.
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I chiodi di garofano vengono anche utilizzati per aromatizzare bevande molto famose come il vin brûlé o anche la sangria. Uno è un drink caldo da consumare durante le giornate più fredde dell’inverno mentre l’altro, al contrario, è perfetto da sorseggiare in spiaggia.
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I chiodi di garofano sono una spezia molto aromatica, come già abbiamo detto, che però se usata in dosi massicce può portare delle controindicazioni.
Infatti, l’abuso dei chiodi di garofano può portare a conseguenze serie nei casi di soggetti allergici ed è per questo che prima di prendere iniziative è importante contattare il tuo medico di base che saprà consigliarti nel migliore dei modi.
Per un uso corretto e libero da eventuali rischi è opportuno fare delle prove allergiche per capire se ci sono alcuni elementi particolarmente controindicati.
In più, un uso eccessivo e smodato di questa spezia può portare a intossicazioni o coaugulopatie cioè delle patologie del sangue dovute a delle disfunzioni ematiche. Nei casi più gravi può portare a danni epatici o anche al coma.
Infine, l’uso dei chiodi di garofano è sconsigliato ai bambini sotto i 12 anni e alle donne incinta o in fase di allattamento.
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