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Come usare i chiodi di garofano in cucina e quali sono le sue proprietà benefiche

I chiodi di garofano sono una spezia molto antica usata in cucina per insaporire minestre e stufati ma è anche perfetto per i dolci fatti in casa come biscotti e torte. In più grazie alle sue incredibili proprietà benefiche è un alleato infallibile del tuo benessere. Dai chiodi di garofano si estrae un olio dalle proprietà miracolose.

I chiodi di garofano possono essere utilizzati in cucina, dall’antipasto al dolce, ma sono anche un ottimo alleato del tuo benessere psico fisico (Foto di Ajale da Pixabay)

In questo articolo ti spiegheremo come usare i chiodi di garofano per fare tisane e decotti ma ti mostreremo anche come usarlo per insaporire alcuni piatti della tradizione e altri molto innovativi. In più, vedrai come è possibile utilizzare l’olio di chiodi di garofano per curare alcuni piccoli fastidi.

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Cosa sono i chiodi di garofano e quali sono le loro origini

I chiodi di garofano sono una spezia che che cresce spontaneamente nelle Molucche, nelle Antille, in Madagascar e Indonesia (Foto di PublicDomainPictures da Pixabay)

Sono chiamati chiodi di garofano i boccioli essiccati ancora chiusi della “Eugenia caryophyllata”. Si tratta di un albero sempreverde alto dai dieci a 15 metri e appartiene alla famiglia delle Myrtaceae.

Questo albero tropicale cresce spontaneamente nelle Molucche, alle Antille, in Madagascar e Indonesia. Fu introdotto ai primi del 700 nell’isola della Réunion da Pierre Poivre e da lì, fu trasferito verso altre colonie per essere coltivato.

Oggi i chiodi di garofano vengono coltivati e le principali aree di coltivazione sono l’isola di Zanzibar, l’Indonesia e il Madagascar.

La chioma di questo albero è a forma tondeggiante e le foglie sono di color rossastro da giovani ma man mano che invecchiano diventano di una tonalità verde scuro che, se viste in trasparenza, presentano numerosi puntini traslucidi ricchi di olio essenziale.

Le infiorescenze a pannocchia sono composte da numerosi fiori ciascuna che variano dal cremisi al giallo. I boccioli dei fiori vengono raccolti ed essiccati e costituiscono appunto questa meravigliosa spezia profumata e aromatica chiamata chiodi di garofano.

Tuttavia, è opportuno precisare che nonostante il nome, essi non hanno nulla a che vedere con la pianta di garofano. L’accostamento tra i due deriva semplicemente dalla forma simile a un garofano che i boccioli assumono una volta essiccati.

Attenzione perché il chiodo di garofano non è da confondere col pepe garofanato che è un’altra spezia più comunemente denominata pimento.

I chiodi di garofano sono una spezia diffusissima in tutto l’Oriente. Nella storia però erano usati come ingrediente dei profumi e principio attivo per medicine già nella Cina di 2200 anni fa.

Arrivarono in Occidente tramite le vie carovaniere e già nel XVIII secolo avanti Cristo. Basti pensare che ci sono tracce archeologiche in Siria di questa spezie.

Anche i patrizi romani usavano questa spezie per le sue proprietà antisettiche, quindi per calmare il dolore ai denti. Divenne una spezia rara ma conosciuta in Europa fin dal medioevo.

Dante Alighieri ne parla come fossero un bene di assoluto lusso usato dai “vani scialacquatori” senesi per far la brace per arrosti milionari.

Poi, nel 1500 iniziarono a essere importati direttamente dagli europei, grazie ai portoghesi di ritorno da Timor Est (un Paese del Sudest asiatico che occupa metà dell’isola di Timor) e gli olandesi, che ne scoprirono un’ottima fonte nell’isola di Zanzibar e alle Maldive

Come già accaduto per la cannella, divennero i principali importatori di una spezie tra le più amate e tra le più care. Gli olandesi e i belgi ne ricavarono successivamente l’olio essenziale che divenne un componente molto amato dalla cosmesi, che nei due paesi fiorì anche grazie a questo.

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I chiodi di garofano e l’olio essenziale ricco di eugenolo

L’olio essenziale ai chiodi di garofano possiede capacità digestive e aiuta in caso di dolore all’addome (monfocus/pixabay)

Dai chiodi di garofano si ottiene un profumatissimo olio essenziale cioè un concentrato di proprietà benefiche per l’organismo.

L’olio essenziale di chiodi di garofano è considerato un vero e proprio toccasana per la salute anche se un uso smodato o eccessivo può andare incontro a eventuali controindicazioni ed effetti collaterali.

L’olio essenziale viene estratto dai “boccioli fiorali”, che vengono appunto chiamati “chiodi”, dalle foglie e dai peduncoli dei chiodi, attraverso una distillazione in corrente di vapore.

Ma quali sono gli elementi che ritroviamo in questo concentrato di benessere? Innanzitutto si trova un’elevata concentrazione di fenoli in particolare l’eugenolo che è un composto ricco di proprietà benefiche.

Non solo. Nell’olio essenziale di chiodi di garofano possiamo trovare gli “esteri” soprattutto l’acetato di eugenile e infine il beta-cariofillene, a cui sono associate proprietà antinfiammatorie naturali.

I benefici apportati all’organismo da quest’olio essenziale sono moltissimi. Basti pensare che oltre ad essere un tonico in caso si affaticamento fisico e mentale ha anche proprietà anti dolorifiche.

Viene spesso usato contro il mal di denti, le nevralgie e i dolori articolari ma ha anche proprietà anti infiammatorie grazie alla presenza dell’eugenolo che è molto efficace contro le infezioni virali e batteriche.

I benefici dell’olio essenziale di chiodi di garofano non sono solo fisici. Infatti, grazie al suo profumo intenso e la sua consistenza viscosa si utilizza in aromaterapia per combattere stress e depressione.

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I chiodi di garofano in cucina: dall’antipasto al dolce

I chiodi di garofano sono profumatissimi e possono essere usati in cucina nei dolci ma anche nei piatti salati (Foto di Ignore the critics and just shoot what makes you happy da Pixabay)

Forse non sapevi che i chiodi di garofano sono una spezia molto versatile che non è usata solo per fare biscotti e dolci in generale.

Infatti, ti mostreremo come usarla anche per aromatizzare antipasti e piatti salati. Qui di seguito ecco un esempio di menù nel quale, in ogni portata, ci saranno i chiodi di garofano con il loro aroma intenso a impreziosire i piatti.

  • Cipolline sott’olio. Ecco una golosissima conserva che puoi servire come antipasto, come stuzzichino per accompagnare un aperitivo oppure utilizzare per guarnire e arricchire tartine e canapè. Intanto devi lavare e mondate le cipolline. Poi versa in una pentola 1/3 di aceto, 1/3 di vino bianco, 1/3 di acqua, il sale, i chiodi di garofano e l’alloro. Porta a ebollizione il liquido e aggiungi le cipolline che lascerai sobbollire per 10-12 minuti; trascorso il tempo necessario scolare e falle raffreddare sopra una grata o un vassoio. Lasciale asciugare per tutta la notte e il giorno dopo mettile dentro i vasetti precedentemente sanificati (in forno o in acqua bollente) ricoprendo le cipolline con l’olio di semi, avendo cura di fermarti a un centimetro dal bordo del vaso;
  • Brodo di carne. Il brodo di carne è una ricetta perfetta per le giornate di inverno. Oltre a essere nutriente è anche molto semplice da preparare. Ti basterà prendere una pentola molto grande e pelare e tagliare in due una grossa cipolla. Metti la cipolla sul fondo della pentola e falla rosolare senza olio. Quando la cipolla si sarà scurita metti in quella pentola anche le verdure che hai precedentemente pulito e tagliato grossolanamente. Puoi usare le verdure che più preferisci ma noi ti consigliamo il sedano, la carota, la cipolla che hai “caramellato” in pentola, qualche pomodoro e dei funghi. Metti in pentola anche della carne come del muscolo di vitello o anche delle cosce di pollo. Infine, riempi per bene la pentola d’acqua e fai bollire a fuoco vivo per circa tre ore;
  • Pere al vino rosso. Ecco un dessert al cucchiaio molto delicato e dal sapore intenso e soprattutto molto semplice da realizzare. Versate del vino rosso, lo zucchero e l’acqua in una casseruola e porta lentamente a bollore. Elimina la buccia alle pere senza togliere il picciolo e tienile da parte. Intanto, unisci nella casseruola le spezie cioè cannella, anice stellato, chiodi di garofano e cardamomo schiacciato e dopo un paio di minuti le pere. Abbassa il fuoco al minimo e fai cuocere per 10-15 minuti rigirando le pere almeno una volta in modo che prendano bene il sapore del liquido. Prendi le pere con un cucchiaio e adagiale su un piatto a falle raffreddare. Filtra il liquido con un colino e fai ridurre fino a ottenere una consistenza sciropposa. Se vuoi puoi accompagnare le pere con della panna.

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I chiodi di garofano in alcune famose bevande

Tra le bevande più famose contenenti chiodi di garofano c’è il classico vin brulè (Foto di Анастасия Белоусова da Pixabay)

I chiodi di garofano vengono anche utilizzati per aromatizzare bevande molto famose come il vin brûlé o anche la sangria. Uno è un drink caldo da consumare durante le giornate più fredde dell’inverno mentre l’altro, al contrario, è perfetto da sorseggiare in spiaggia.

  • Il vin brûlé o chiamato anche “mulled wine” è una bevanda molto profumata e aromatica che si prepara con il vino rosso e si gusta molto calda da abbinare anche a delle accompagnare a delle caldarroste fumanti o in alternativa a un delizioso strudel di mele. Per preparare il vin brûlé metti da parte le spezie cioè i chiodi di garofano, la cannella, l’anice stellato, le bacche di ginepro e la noce moscata.  Poi taglia sottilmente la scorza di un limone e di un’arancia (possibilmente biologiche) avendo cura di escludere la parte bianca che è molto amara. Poi in un tegame di acciaio dai bordi non troppo alti versate lo zucchero, unisci le spezie, la buccia degli agrumi e il vino e porta lentamente a ebollizione. Attenzione, quando raggiungerà il bollore abbassa la fiamma e fai sobbollire a fuoco dolce per cinque minuti mescolando fino al completo scioglimento dello zucchero. A questo punto avvicina una fiamma alla superficie del vino (puoi usare un cannello oppure uno spiedino di legno). L’alcool contenuto nel vino prenderà fuoco e dovrai lasciarlo fiammeggiare fino al completo spegnimento. Quando il fuoco si sarà spento, filtra il vin brûlé e gusta;
  • La sangria è una bevanda tipica della Spagna in particolare della Catalogna che si gusta in compagnia, durante le fese, sulla spiaggia. Insomma, è associata ai momenti di festa e di benessere. Per realizzare la sangria, per prima cosa devi preparare gli ingredienti: lava la frutta (mele, arance, limoni e pesche) e, senza eliminare la buccia, tagliatele prima a fette e poi a cubetti. Ora prendi una ciotola capiente e versa all’interno i cubetti di frutta, il succo degli agrumi precedentemente spremuti e le arance e limoni che hai già tagliato. Unisci il vino rosso e lo zucchero e mescola per bene. Poi aggiungi le spezie e fai riposare il tutto coprendo la ciotola con della pellicola. Trascorso il tempo di macerazione elimina le spezie e aggiungi della gassosa e un po’ di ghiaccio.

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Alcune importanti precauzioni da prendere

Il consumo eccessivo di chiodi di garofano può portare a malessere intestinale e non solo (Foto di Zichrini da Pixabay)

I chiodi di garofano sono una spezia molto aromatica, come già abbiamo detto, che però se usata in dosi massicce può portare delle controindicazioni.

Infatti, l’abuso dei chiodi di garofano può portare a conseguenze serie nei casi di soggetti allergici ed è per questo che prima di prendere iniziative è importante contattare il tuo medico di base che saprà consigliarti nel migliore dei modi.

Per un uso corretto e libero da eventuali rischi è opportuno fare delle prove allergiche per capire se ci sono alcuni elementi particolarmente controindicati.

In più, un uso eccessivo e smodato di questa spezia può portare a intossicazioni o coaugulopatie cioè delle patologie del sangue dovute a delle disfunzioni ematiche. Nei casi più gravi può portare a danni epatici o anche al coma.

Infine, l’uso dei chiodi di garofano è sconsigliato ai bambini sotto i 12 anni e alle donne incinta o in fase di allattamento.

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