La filiera agroalimentare è in difficoltà con pesanti riduzioni nelle vendite, comprare Indicazioni Geografiche può aiutare l’economia del settore.
L’attuale pandemia non ha solo reso complicata la circolazione delle persone a livello mondiale, ma ha anche creato una conseguente reazione a catena con il blocco delle esportazioni/importazioni e ristagno in tutto il settore dell’agroalimentare e la sua filiera, fino alla ristorazione.
Netto il taglio delle spese di fine anno a tavola, tanto che Coldiretti ha fatto sapere che i consumi alimentari degli italiani nel 2020 sono scesi ad un minimo storico che non si registrava da almeno un decennio. Tutto ciò ha portato ad un conseguente ristagno senza precedenti per la ristorazione che ha dimezzato il fatturato (-48%) subendo una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro.
Questo quindi ciò che emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa elaborato dalla Coldiretti su dati Ismea. Un settore che mai come ora è in pesante perdita. 1 italiano su 10 però per le feste appena trascorse ha fatto ricorso all’asporto o alla consegna a domicilio che registra un cambio nelle tendenze di consumo, una boccata d’ossigeno almeno per gli oltre 360mila locali della ristorazione presenti in Italia.
Anche se la chiusura dei locali ha portato ad una perdita di mezzo miliardo di euro solo in relazione al tradizionale veglione di Capodanno.
LEGGI ANCHE -> Tutto ciò che bisogna sapere sul salmone prima del cenone di Capodanno
LEGGI ANCHE -> Per combattere lo stress prima di dormire arriva in soccorso il miele. Vediamo come
Sempre Coldiretti e Filiera Italiana fanno sapere che la chiusura della ristorazione è costata, secondo gli ultimi dati Ismea: “Circa 43 miliardi in meno di consumi di eccellenze alimentari italiane (Indicazioni Geografiche Dop, Igp e Stg, ndr) non compensati dall’aumento, che resta solo parziale, delle vendite al dettaglio che hanno prodotto circa 13 miliardi, arrivando così a produrre un saldo netto negativo di oltre 30 miliardi”.
Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, si è espresso a riguardo: “Il blocco del canale dell’Horeca ha lasciato le grandi eccellenze alimentari – vino certo, ma anche formaggi, salumi – senza un adeguato canale di valorizzazione, pensare che sia un bene trovare prodotti di grande qualità, sugli scaffali dei discount è un errore, è l’anticamera del fallimento: stiamo svendendo il Made in Italy”.
l maggiori Consorzi agroalimentari sono in perdita, il Prosciutto di Parma Dop perde il -30%, la Mozzarella di Bufala Campana Dop è arrivata fino a -60% in alcuni mesi del 2020, il settore italiano del vino -25% sul fatturato 2019. Attenzione alle truffe però, in commercio – sul web soprattutto – in questi mesi sempre più spesso si trovano prodotti gastronomici a Indicazione venduti a prezzi stracciati.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
Spesso questi ribassi sono frutto di meccanismi di compravendita dei rivenditori oppure si riferiscono a prodotti non originali con marchio certificato. Sempre meglio rivolgersi al sito del Consorzio per tutelare la nostra economia e far ripartire la filiera pesantemente in crisi.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…