La nostra video intervista a Luca Pitteri, vocal coach, compositore e pianista che ha guidato la preparazione dei concorrenti del game show musicale
Lo abbiamo imparato a conoscere come maestro di canto nella scuola di Amici di Maria De Filippi quando ancora si chiamava Saranno Famosi e ci ha accompagnato per sei lunghe edizioni, poi per lui tanti altri progetti in tv. Si tratta di Luca Pitteri, vocal coach, compositore e pianista che è stato uno dei grandi attori, dietro le quindi, di All Together Now, il game show musicale di grande successo di Canale 5 arrivato alla terza edizione guidata ancora una volta da Michelle Hunziker.
Il Maestro Pitteri è stato uno dei coach e dei preparatori dei 12 concorrenti che si sono esibiti e sfidati di puntata in puntata davanti al muro dei 100 giurati e della giuria vip composta da J-Ax, Rita Pavone, Francesco Renga e Anna Tatangelo.
Luca Pitteri ci ha parlato di questa bella esperienza, dei ricordi ad Amici e dei progetti futuri.
Maestro si è chiuso da poco All Together Now che l’ha vista in campo come coach. Come è stata per lei questa edizione?
Siamo arrivati alla terza edizione e questa è stata diversa, a me è piaciuta di più perché essendoci sempre gli stessi concorrenti per tutte le puntate ha consentito a me e alla mia collega di lavorare meglio e di creare dei rapporti umani che sono il sale di questo lavoro. Il dietro le quinte è stato molto ricco. Mi sono sentito più coinvolto, gli anni scorsi i concorrenti transitavano velocemente quindi anche il tipo di lavoro che dovevamo fare era diverso e quest’anno c’è stata una maturazione.
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Credo che il programma ha una particolarità che sta nel muro, una componente molto pittoresca con una grande varietà nell’età dei concorrenti con personalità variegate e poi l’introduzione dei quattro giudici. Tutta questa serie di dinamiche ha creato un qualcosa con ritmo, piacevole e poi c’è Michelle che è bravissima.
E sui partecipanti cosa ci dice? E sul vincitore?
Alcune persone avevano già una grande esperienza, altre invece, per un indirizzo che la produzione ha voluto dare quest’anno scegliendo anche ragazzi più giovani, non ne avevano affatto. Un ragazzo che è uscito alla prima puntata mi raccontò che lui non aveva mai messo piede su un palco, e io gli dissi “al tuo posto me la farei sotto”. Quando ho sentito Eki sono rimasto favorevolmente impressionato da una particolare attitudine che ultimamente non si riscontra poi tanto che è il senso del ritmo, la capacità di stare sul tempo anche in una maniera dinamicamente così incisiva. Lui poi faceva ruotare attorno delle piccole coreografie, andando un po’ nella direzione Michael Jackson è finito per restare ingabbiato e nella finale ha un po’ rischiato con due pezzi di Jackson. E’ diventato fantastico quando ha cantata in italiano. Io sono rimasto un po’ sorpreso della sua vittoria perché pensavo vincesse Dalila.
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Tutti noi l’abbiamo conosciuta nella scuola di Amici come maestro di canto. Cosa ricorda di quegli anni?
Sono stati anni bellissimi perché è stata una svolta nella vita. Avevo già fatto un po’ di televisione ma quella roba lì è stato un impatto devastante per la mia esistenza. Ho fatto sei edizioni ma è stata anche un’edizione controversa per via di alcune incomprensioni con la parte autoriale. Poi il programma è andato in una direzione un po’ diversa con la quale era iniziato e in cui mi trovavo non così bene e così ho deciso di chiudere questa parentesi che resta senza dubbio la più importante della mia vita professionale.
FRANCESCA BLOISE
Per vedere l’intervista completa a Luca Pitteri guarda il video:
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