A Casarano, fuori da un supermercato, un migrante è stato vittima di un’aggressione fermata da un ragazzo 18enne che si è rivolto al 112, determinando l’arresto degli aggressori.
L’accadimento risale a sabato 2 gennaio a Casarano, provincia di Lecce, all’uscita dal supermercato dove la vittima era solita a chiedere elemosina ai clienti. Il migrante avrebbe rimproverato i giovani aggressori che non mantenevano un comportamento decoroso nei confronti della clientela e non indossavano la mascherina, e lì si sarebbe consumata l’aggressione verbale e fisica.
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Il giovane ragazzo che ha vinto l’indifferenza e si è mosso in difesa della vittima è Emanuele Garzia di Matino, studente di un Istituto Professionale Tecnico Chimico, aspira a diventare carabiniere come il padre.
Stava uscendo con la sorella dal supermercato, quando si è accorto di un membro del gruppetto che si affiancava al migrante: “È stato un attimo – racconta il giovane, come riporta Fanpage– lo ha guardato negli occhi e gli ha sferrato un pugno in pieno volto, poi è rientrato nel supermercato ed è tornato con i suoi amici“.
A questo punto interviene Emanuele che prova a interrompere la rissa senza essere ascoltato dai ragazzi che impegnati a picchiare la vittima non hanno cessato nemmeno alla minaccia di una chiamata alle forze dell’ordine, che è stata prontamente effettuata, portando all’arresto di due persone.
Non si considera un eroe, Emanuele ritiene di aver fatto il suo dovere di cittadino impedendo una violenza verso una persona che non poteva difendersi. Il ragazzo ha raccontato di essere pronto a ripetere il suo gesto di cui non si pente. “So che il mio intervento – aggiunge, come riporta Fanpage– è stato di aiuto per bloccare quei ragazzi e sono convinto di aver agito come ognuno dovrebbe“.
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Emanuele ha poi descritto il ragazzo, vittima dell’aggressione, come una brava persona, un giovane mai violento con nessuno. Il suo desiderio è di poterlo presto incontrare e manifestargli la propria solidarietà.
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