La liquirizia è una spezia molto aromatica dal retrogusto amaro che non solo è un alleata della nostra salute perché ha proprietà anti infiammatorie ma è anche ottima da usare in cucina. Viene utilizzata per la preparazione di dolci speciali ma può essere anche aggiunta nei piatti salati per un tocco gourmet.
In questo articolo ti spiegheremo come usare la liquirizia in cucina mostrandoti delle raffinatissime ricette di dolci e stuzzichini salati. Non solo, grazie alle sue incredibili proprietà ti spiegheremo come usarla per il tuo benessere fisico.
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La liquirizia è una pianta erbacea perenne, alta fino a un metro, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, nonché il nome dell’estratto vegetale ottenuto dalla bollitura del suo fusto sotterraneo.
La liquirizia comprende 18 specie diffuse in Europa, Asia, Australia e America. Quella più usata, però, è originaria dell’Asia sudoccidentale ma anche della regione mediterranea. Infatti fra le eccellenze del Made in Italy abbiamo la liquirizia calabrese che nel 2011 ha ottenuto dall’Unione europea il riconoscimento di “denominazione di origine protetta”.
Questa pianta ha una resistenza straordinaria perché molto resistente al gelo, e cresce principalmente nell’Europa meridionale in terreni calcarei o argillosi.
Questa pianta sviluppa un grosso rizoma da cui si estendono stoloni e radici, lunghi fino a due metri. Della liquirizia vengono usati i fusti sotterranei di piante di tre-quattro anni, raccolte durante la stagione autunnale ed essiccate.
La liquirizia è una pianta molto antica. Basti pensare che veramente molto importante nell’antico Egitto, in Assiria e in Cina. Una leggenda dice che nella tomba di Tutankhamon fossero presenti dei pezzi di radice di liquirizia.
Non solo, era già nota nell’antica medicina greca ma solo nel XV secolo è stata introdotta dai frati domenicani in Europa.
Come risulta dal primo erbario cinese, in Asia la liquirizia è utilizzata da circa 5.000 anni ed è una delle piante più importanti. Le sue incredibili proprietà vengono descritte in alcune opere di medicina risalenti al 2698 a.C.
Infatti, oggi i medici cinesi la prescrivono per curare molte patologie e acciacchi. Dalla tosse ai i disturbi del fegato o anche alle intossicazioni alimentari.
Non solo egizi e cinesi ma pare che Ippocrate, il padre della medicina, ne esaltasse le proprietà già nel terzo secolo a.C., indicando questa pianta con il nome glykys che vuol dire “radice dolce” e da questo termine deriva l’attuale nome liquirizia o liquerizia.
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La liquirizia è una pianta ricca di proprietà benefiche che danno sollievo all’organismo. La tradizione popolare attribuisce alla radice di liquirizia diverse proprietà farmacologiche tra cui quella digestiva, antinfiammatoria, depurativa, diuretica e protettiva della mucosa.
Non solo la radice di liquirizia è utilizzabile ma anche le foglie hanno una proprietà cicatrizzante, antibatteriche e antinfiammatorie vanno usate fresche.
In più assumere liquirizia sotto forma di tisana, decotto o anche tramite confetti è un metodo efficace per combattere l’ulcera e poi ha un potere emolliente, rinfrescante, espettorante, corticostimolante ed antiflogistica.
La liquirizia può essere comprata in erboristeria ma anche al supermercato. Puoi trovarla in modo naturale, sotto forma di bastoncini da masticare che possono essere tagliuzzati per decotti e tisane.
Non solo. Nei negozi di dolciumi o anche al supermercato puoi trovare i confetti preparati con estratto di liquirizia pura, ridotta in polvere e in succo come dolcificante e correttivo del sapore nell’industria farmaceutica.
Il principio attivo più importante della liquirizia è la glicirrizina. In ambito farmacologico questo composto viene sfruttato come espettorante e come gastroprotettore nell’ulcera peptica.
La glicirrizina è un principio attivo che conferisce alla liquirizia un’azione antinfiammatoria e antivirale. In più è più dolce del saccarosio dunque viene anche usata per preparare dolcificanti a base naturale.
La moderna ricerca cerca di trarne vantaggio per nuove prospettive terapeutiche come malattie croniche del fegato, e prevenzione di gravi malattie autoimmuni.
Infine, la glicirrizina contenuta nella liquirizia inibisce la replicazione del virus HIV e coronavirus associato alla SARS in cellule umane.
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Poco fa ti abbiamo detto come la liquirizia abbia una proprietà espettorante. Bene, la radice di liquirizia possiede, fra le sue molte proprietà benefiche e terapeutiche, quella di essere un’efficace rimedio completamente naturale contro la tosse.
In particolare, la liquirizia diventa un rimedio efficace contro la tosse grassa, grazie al fatto che svolge un’azione non solo calmante ma anche un’azione espettorante.
Una tisana o un decotto alla liquirizia può dunque far bene all’organismo ma è anche un piacere per il palato perché il suo sapore è dolciastro e questo ti consentirà di non aggiungere zuccheri di alcun tipo.
Preparare una buona tisana alla liquirizia è semplicissimo. Ti consigliamo vivamente di utilizzare gli appositi preparati che si ottengono da un fine sminuzzamento della radice intera.
Prendi un cucchiaino e riempilo di radice tritata per persona e mettila in infusione in 125 ml di acqua fredda. Fai bollire per circa cinque minuti. Corpi la tisana ancora fumante con un coperchio e bevila tiepida.
Ti consigliamo vivamente di non aggiungere zucchero, specialmente lo zucchero bianco raffinato, poiché la liquirizia è naturalmente dolce.
Se però vuoi ottenere un sapore ancora più dolce puoi aggiungere del miele di castagno o di eucalipto sia perché rappresenta una buona combinazione di sapore al palato sia perché incrementa le proprietà lenitive della tosse.
Se non ami le tisane ma preferisci i decotti allora ti consigliamo un decotto di liquirizia e fichi secchi. Metti in un pentolino 125 ml di acqua, due fichi setti tagliati a metà e due cucchiaini di radice di liquirizia tritata.
Fai bollire a fioco medio e quando raggiungerà la temperatura di ebollizione spegni e fallo risposare per qualche ora. Infine filtra il liquido con un colino a maglie strette e consumalo freddo.
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Soprattutto negli ultimi tempi, la liquirizia viene usata per insaporire zuppe, risotti e secondi piatti dando un tocco gourmet alle pietanze.
Adesso vi mostreremo alcune ricette speciali che potrai cucinare in occasioni molto particolari per fare bella figura e fare breccia nel cuore dei tuoi ospiti.
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Tra i fine pasto più raffinati e allo stesso tempo digestivi c’è il sorbetto alla liquirizia. E’ veramente molto semplice e veloce da realizzare e soprattutto non è un fine pasto banale e scontato.
Allora, comincia subito. In una ciotola metti del gelato fior di latte o vaniglia del Madagascar insieme alla panna e con l’aiuto delle fruste elettriche comincia a montare il gelato.
Procurati del liquore alla liquirizia e della liquirizia in polvere dunque versa il liquore alla liquirizia e continua ad amalgamare finché non risulterà semi montato. Attenzione, il tuo sorbetto non deve essere né troppo denso né troppo liquido.
Servi il sorbetto, che avrà un colore marrone chiaro, in un bel bicchiere da cocktail come ad esempio quello da Martini. Guarnisci il tuo sorbetto con una spolverata di polvere di liquirizia e appoggia una stecchetta di liquirizia sul bicchiere che potrà anche essere usata per mescolare il sorbetto.
Uno squisito dolce da mangiare al pomeriggio magari accompagnato a una tazzina di caffè è il biscotto alla liquirizia. Si tratta di dolci dal sapore insolito realizzati con una classica pasta frolla a base di farina, zucchero, burro e uova, a cui aggiungerai qualche cucchiaino di polvere di liquirizia.
Ecco come si preparano. Taglia il burro a temperatura ambiente a pezzetti e uniscilo allo zucchero semolato. Con fruste elettriche per lavorar questi due ingredienti per ottenere una consistenza cremosa.
Ora aggiungi un uovo intero e amalgama per bene. A questo punto unisci le polveri, cioè la farina, la fecola di patate e la polvere di liquirizia. Impasta il tutto con le mani per fare in modo che gli ingredienti vengano tutti incorporati.
Quando la pasta sarà liscia e compatta, avvolgila in un foglio di pellicola trasparente e lasciala riposare in frigo per circa un’ora. Trascorso il tempo necessario, adagia l’impasto su una spianatoia infarinata e con un mattarello, stendila per bene.
Dai ai biscotti la forma che più desideri utilizzando a piacere un coppapasta sagomato o rotondo. Infine cuoci i biscotti alla liquirizia in forno preriscaldato a 180° per circa 10/12 minuti.
La liquirizia però può anche essere usata per la preparazione di cocktail o drink alcolici molto interessanti e dal sapore intenso. Infatti, è molto di modo il black mojito alla liquirizia.
Ecco come si prepara. Prendi mezzo lime, taglialo a pezzetti e rimuovi il filamento bianco centrale. Mettilo nel bicchiere, versaci sopra lo zucchero e pesta con un pestino.
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Anche se la liquirizia è un vero e proprio toccasana per il nostro organismo non può essere assunte in dosi massicce. Infatti va consumata saltuariamente, facendo attenzione a non superare il dosaggio di 2mg al giorno di glicirrizina.
Bisogna specificare, infatti, che la glicirrizina ha effetti collaterali sull’equilibrio dei sali minerali nel corpo. Un abuso di liquirizia potrebbe provocare ritenzione idrica, aumento della pressione fino all’ipertensione, gonfiore al viso e alle caviglie, mal di testa e astenia.
Infatti, le persone predisposte a ipertensione, ad edemi, i diabetici, le donne in gravidanza o in allattamento, devono evitare l’uso prolungato di estratti di questa pianta. In ogni caso è bene informare il proprio medico di base e farsi consigliare al meglio.
Infine, bisogna prestare molta attenzione sull’assunzione di questa spezia perché la liquirizia può non essere indicata per alcuni soggetti sensibili al principio attivo, in modo particolare se somministrata a bambini e a persone che hanno superato i 55 anni d’età.
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