Una badante ha ucciso un’anziana 81enne, dopo averla sottoposta a svariate ore di tortura. “Era l’angelo della casa”: queste le parole con cui la figlia della vittima descriveva la donna
“L’avevamo convinta a lasciare l’ospizio per rimanere a casa“: con queste parole la figlia di Maria Luisa Lombardi ha commentato la morte della madre. L’81enne, deceduta lo scorso 9 giugno a causa delle torture della badante, vedeva quest’ultima come “l’angelo della casa”. Come rivelato dalla figlia Cristina, nel giro di 5 anni la famiglia aveva cambiato ben 7 badanti, pur di trovare la persona giusta a cui affidare l’anziana donna.
La responsabile della morte di Maria Luisa è Lyubov Tkachuk, 55enne kazaka, che ora rischia l’ergastolo. Inizialmente, la badante si era giustificata dicendo che l’anziana fosse disgraziatamente caduta. Le immagini delle telecamere hanno tuttavia portato alla luce la sconvolgente verità.
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Badante massacra di botte un’anziana: ora rischia l’ergastolo
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Il terribile episodio che ha visto protagonista Lyubov Tkachuk è avvenuto lo scorso 7 maggio. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la badante mentre infliggeva delle vere e proprie torture all’anziana Maria Luisa, di 81 anni. Dopo averla trascinata giù dal letto, prendendola per i piedi, la donna l’ha massacrata di botte, lasciando il suo fragile corpo a terra.
Quando i familiari si sono accorti dello stato di salute dell’anziana, la badante si è giustificata dicendo che fosse caduta. Maria Luisa è stata immediatamente trasportata in ospedale, dove è deceduta lo scorso 9 giugno per un’emorragia subdurale acuta e per i traumi causati dalle violenze.
La figlia Cristina, in un’intervista a Il Messaggero, si è detta sconvolta per quanto accaduto. Mai avrebbe reputato la badante capace di un simile gesto. “Me l’ha ammazzata di botte“, ha spiegato la figlia della vittima, che ora desidera solamente ottenere giustizia.
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La badante, inizialmente accusata di percosse nei confronti dell’anziana, ora rischia l’ergastolo per omicidio volontario.