Con il decreto mille proroghe a slittare anche il divieto di effettuare test con sostanze come alcol e droga sugli animali: insorge la LAV.
Bisognerà attendere un altro anno prima che diventi operativo il divieto di testare alcol, tabacco o droghe sugli animali. A determinare lo slittamento il decreto milleproroghe di fresca pubblicazione. Una decisione che ha fatto insorgere gli animalisti, in particolar modo il LAV il quale ha dichiarato che in fase di conversione farà presentare appositi emendamenti che annullino il rinvio. La Lega Anti Vivisezione ha lanciato un accorato appello al Ministro della Salute Roberto Speranza, chiarendo il motivo per cui non vengono preferiti metodi di ricerca alternativi.
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Test sugli animali, ennesima proroga al divieto: la LAV chiede emendamento
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Dal 1° gennaio 2021 avrebbe dovuto divenire operativo il divieto di effettuare test sugli animali. Invece, con l’ennesima proroga, questo agognato traguarda per cui da anni si battono gli animalisti è stato nuovamente allontanato. Con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.323 del 31 dicembre 2020, il termine è slittato di un anno.
Il presidente LAV, Gianluca Felicetti ha espresso il proprio disappunto per l’accaduto e si è detto dispiaciuto per l’occasione mancata dall’Italia di attivare un programma di ricerca moderna. L’intenzione è, dunque, quella di far presentare emendamenti che annullino la proroga in sede di conversione. Non mancano, poi, parole di rimprovero, che lasciano intendere come siano sottesi “necessità/interessi, che non sono certo quelli dei pazienti”.
L’idea che i test sugli animali passino come un sacrificio necessario per un bene superiore, prosegue LAV, è inconcepibile. Soprattutto quando ad essere oggetto di test sono le droghe: a venir meno il risultato scientifico, quello alla cui base invece dovrebbe esserci la sperimentazione stessa. A titolo esemplificativo è stato sottolineato come non abbia alcun senso somministrare ad un topo sostanze stupefacenti in quanto le reazione, neppur minimamente, offrirebbe un risultato speculare di quanto accadrebbe se ad assumere quella sostanza fosse un uomo. Ciò in quanto gli effetti variano in base ad altri innumerevoli fattori: età, contesto sociale, quantità.
La richiesta della Lega Anti Vivisezione è una, ossia che il Ministro Roberto Speranza spieghi con esattezza il paradosso contenuto all’interno della relazione sull’attuale stato delle procedure autorizzate per testare le sostanze d’abuso. In quest’ultima si parla di metodi alternativi alla sperimentazione animale e numerosi sarebbero rinvii ad esse, tutti preferibili a quella animale. Solo sessanta, invece, i modelli di test su animali vivi racchiusi in una sola pagina, peraltro prosegue la LAV scarsa di contenuti.
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Nonostante ciò, però, la relazione si chiuderebbe – paradossalmente- con una posizione singolare: ossia che la sperimentazione animale è insostituibile. Su questo punto la LAV chiede a gran voce chiarezza.