Assalto al parlamento: Washington sotto assedio per via degli scontri contro la vittoria di Biden. Arrivano nuove restrizioni per i cittadini
Giornata ad alta tensione quella di ieri negli Stati Uniti mentre si svolgeva la certificazione della vittoria di Joe Biden. Tutto sospeso per via delle proteste e dei manifestanti che hanno circondato il Congresso e sono saliti sulle gradinate e sulle balconate.
La polizia è dovuta intervenire e anche con le maniere forti. Gli scontri sono stati accesi a Washington ma nonostante questo alcuni sostenitori di Trump sono comunque riusciti a entrare e fare irruzione nel palazzo. Per questo c’è stato uno scontro a fuoco che ha fatto registrare anche alcuni morti.
Al momento il bilancio delle vittime per gli scontri al Congresso è di quattro persone. Lo ha reso noto il capo della polizia di Washington Robert Contee, come riporta l’Adnkronos. Tra i morti c’è anche una donna che è stata colpita da un colpo di pistola.
Sono, invece, 52 le persone che sono state arrestate per aver partecipato all’assalto al parlamento. Questi i dati riportati dalla Cnn che parla di quattro fermati per il possesso di pistole, uno per arma proibita e 47 per violazione del coprifuoco e ingresso illegale al Congresso.
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Assalto al parlamento, è stato d’emergenza
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La situazione negli Stati Uniti ed in particolare a Washington non è facile. Il sindaco della città, Muriel Bowser ha proclamato per 15 giorni lo stato di emergenza su tutta la capitale. Secondo il primo cittadino, infatti, gli scontri potrebbero continuare, i sostenitori di Donald Trump sarebbero ancora un pericolo per la città.
Un’ordinanza restrittiva che sarà in vigore fino al 21 gennaio e che prevede la possibilità di chiudere le attività commerciali in orario anticipato, di imporre un coprifuoco e di aumentare i fondi alla sicurezza pubblica. Bowser aveva già imposto il coprifuoco dalle 18 di ieri fino alle 6 di questa mattina.
In questo modo il sindaco di Washington vuole cercare di evitare altri scontri e altri problemi fino al momento del giuramento del neo presidente degli Stati Uniti Joe Biden che dovrebbe svolgersi mercoledì 20 gennaio.
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Nel mentre le funzioni elettorali non si fermano. Il Congresso ha ripreso la sessione congiunta ed i lavori per conteggiare le schede elettorali arrivando alla certificazione dell’elezione di Joe Biden a presidente degli Stati Uniti.