A livello della galassia, quello recentemente scoperto si potrebbe definire come l’esopianeta della porta accanto.
La missione #TESS (#NASA) ha rilevato un nuovo #esopianeta con indice di similarità terrestre 0,93 🌐 #TOI700d si trova a 100 anni luce di distanza ed è in una zona abitabile 🌎 #SpaceCuE #CuE #aerospaziale #aeronautica #astronautica #astronomia #spaziohttps://t.co/oh50dxM3x1
— Close-up Engineering (@cuenews_it) January 7, 2021
La straordinaria notizia è stata annunciata in occasione del 235° convegno della Società Astronomica Americana, tenuto a Honolulu, sulla costa meridionale dell’isola di Oahu, Hawaii. La scoperta della piccola e fredda nana rossa di tipo M è stata effettuata dal “cacciatore di pianeti” della NASA, ossia il telescopio spaziale TESS (“Transiting Exoplant Survey Satellite”) durante una sua missione satellitare. I suoi radar hanno localizzato un raro astro che si trova in una zona molto interessante dal punto di vista delle sue condizioni di vivibilità. Difatti, l’esopianeta appena scoperto è di dimensioni non dissimili a quelle della Terra. “TOI 700 d”, così è stato chiamato, è solo il 20% più grande del nostro pianeta e ruota attorno a un sole a una distanza che impedirebbe di registrare temperature troppo estreme, favorendo di conseguenza la formazione dell’acqua.
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Le caratteristiche del “mininettuno”: due ipotesi
#INCREDIBLE #Planet #notFarFromUs #science #space A PLANET SIMILAR TO THE EARTH DISCOVERED … ONLY 100 LIGHT YEARS FROM US !https://t.co/AOolQixqr3
— jean-francois mangin (@aerospatial) January 9, 2021
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Secondo un comunicato dell’agenzia spaziale statunitense, l’esopianeta gemello completa la sua rivoluzione in 37 giorni e riceve l’86% dell’energia fornita che il Sole invia alla Terra. Tuttavia, gli scienziati non hanno ancora stabilito con precisione le condizioni sulla superficie del pianeta. Molti ricercatori ipotizzano che il vicino “TOI 700 d” potrebbe essere già ricoperto di oceani, con un’atmosfera densa di anidride carbonica, con un lato di dense coltri di nubi nell’emisfero sottoposto alle radiazioni. Viceversa, in un altro scenario il pianeta, sferzato dai venti, sarebbe totalmente privo di acqua. Le future osservazioni dovranno pertanto determinare “la presenza dell’atmosfera e, in caso affermativo, anche la sua composizione” – ha riferito la NASA.
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È importante ricordare che, sebbene il pianeta risulti abitabile, un astronauta non è ancora pronto per mettere piede su “TOI 700 d”: i 9.460 miliardi di km che lo separano dalla Terra richiederebbero diverse centinaia di migliaia di anni di viaggio.
Fonte SciTechDaily