Ecco una serie di accorgimenti utilizzate dagli hacker per proteggere le nostre criptovalute nella Bitcoin mania.
Bitcoin rallies above $30,000 for first time
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— Chris Moschovitis CSXF, CISM, CGEIT, CDPSE (@CMoschovitis) January 6, 2021
La Bitcoin mania raggiunge vette sempre più alte. Il suo mercato continua a correre senza freni e attualmente gira intorno a un valore di mille miliardi di dollari. Tuttavia, la febbre dei Bitcoin non è sfuggita nemmeno ai cybercriminali, già all’opera per ottenere la loro fetta di torta. Stiamo parlando del cryptojacking, vale a dire la tattica messa in atto dagli hacker per usare il tuo computer per fare soldi a tua insaputa. L’attività è resa possibile grazie all’integrazione di malware, qualsiasi software intenzionalmente progettato per causare danni a un computer, che consentirà l’utilizzo in remoto del tuo pc per sottrarti le criptovalute.
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Le tecniche più utilizzate dagli hacker
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Per proteggersi da questa spiacevole situazione, i professionisti consigliano l’adozione di soluzioni antivirus, antimalware o anche estensioni come No Coin su Firefox, applicazioni che bloccheranno i programmi di mining (termine tecnico per “estrazione di criptovaluta”), gli attacchi esterni e l’esecuzione di linguaggi javascript sconosciuti. Gli hacker dannosi arrivano persino a creare false criptovalute, con l’obiettivo di attrarre gli investitori che desiderano approfittare dell’attuale mania per ricavarne un profitto. A seguire i consigli:
Prima di investire, scopri la storia del Bitcoin in questione; controlla se è ben nota nella rete e, se sei in dubbio, fai attenzione ai (falsi) siti Web collegati alla relativa criptovaluta. Un altro consiglio è l’incrocio di informazioni tra i siti ufficiali. È importante ricordare che in caso di esitazione, è sempre meglio non investire. Al pari del tuo conto bancario online, il portafoglio di criptovaluta deve essere protetto e sicuro, proprio come con tutti gli account online. Pertanto, presta attenzione al phishing (furto di dati personali), ai messaggi dannosi o ai malware che mirano a recuperare informazioni sensibili, quali nome utente e password.
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— CISO Inspired (@cisoinspired) January 7, 2021
Gli specialisti in valute elettroniche concordano nel consigliare “cold wallet” e “hardware wallet”; metodi che spesso sono affiancati da supporti di archiviazione fisici, come ad esempio la chiavetta USB. L’idea è quella di assicurarsi che il portafoglio elettronico resti in tasca, con i relativi bitcoin crittografati all’interno di una memoria di massa portatile.