Camilla Filippi è protagonista del nuovo thriller psicologico “La stanza”. Per l’attrice non è stato facile calarsi in questo ruolo. Ha raccontato di essere stata molto turbata e di aver pianto molto dopo l’interpretazione.
Avere paura degli horror ma dover recitare in un thriller psicologico? L’attrice Camilla Filippi ha vissuto questa situazione calandosi nel ruolo di Stella, una dei protagonisti del film “La Stanza”. Un nuovo thriller psicologico prodotto da Lucky Red e scritto e diretto da Stefano Ludovichi.
In un’intervista a Leggo la Filippi ha raccontato che la recitazione di questa parte ha avuto un grande impatto sulla sua psiche.
“Questo film mi ha molto turbata, ha alimentato i miei sensi di colpa e di inadeguatezza. Ho pianto tantissimo, ho avuto pensieri angoscianti. Per fortuna vado da un bravo psicologo”, ha raccontato l’attrice.
Impaurita dagli horror, per Camilla essere la protagonista di questo film dalla trama enigmatica e inquietante non è stato semplice.
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Disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video, il film si incentra sui segreti di Stella, Giulio e Sandro, interpretati rispettivamente da Camilla Filippi, Giulio Caprino e Edoardo Pesce.
La trama comincia in una villa isolata. Qui Stella sta per suicidarsi quando bussano alla sua porta. Giulio, un uomo sconosciuto, arriva in quel difficile giorno. In contemporanea compare anche Sandro, grande delusione d’amore di Stella. La protagonista dovrà confrontarsi con i due uomini. Giulio sembra conoscerla molto bene ed è intenzionato a riportare alla luce i segreti della casa.
Il film è stato girato su Zoom in piena pandemia in 17 giorni. L’idea originaria era quella di realizzare un documentario sugli Hikkikomori, giovani che si chiudono in casa a vita. Progetto abbandonato e sostituito dall’angosciante thriller sulla famiglia. Una lettura oscura degli enigmi che si celano dietro le maschere indossate dalle famiglie.
Nell’intervista l’attrice, mamma di due bambini, ha raccontato di come questa parte l’abbia portata a riflettere sul ruolo di genitore.
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“Una delle mie ossessioni è data dal fatto che mia madre è morta molto giovane: mi impressiona sapere che conserverò sempre un’immagine di lei da ragazza. Rispetto al mio ruolo di madre, cerco di spiegare ai miei figli che sono un essere umano e faccio degli errori. Cerco di smitizzare, di mostrare che non sono né una supereroina, né un mostro, che cerco un equilibrio”, il commento dell’attrice.
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