Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 11 gennaio, ha reso noti i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio è salito a 2.289.021 con un incremento di 12.532 unità. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che ammontano a 575.979 (-3.953). In crescita, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 2.642 in totale e 27 in più di ieri. Anche il numero dei guariti è salito a 1.633.839 con un incremento di 16.035 rispetto alla giornata di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 448 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 79.203.
Il Ministero della Salute ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus con il consueto bollettino. Stando alla tabella sanitaria, ieri i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontavano a 2.276.491. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 579.932, così come i ricoveri in terapia intensiva: 2.615 in totale. Anche il numero dei guariti era salito a 1.617.804. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 361 decessi che portavano il bilancio totale a 78.755.
La Regione Emilia-Romagna, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di 2 casi in quanto giudicati non casi Covid-19.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 10 gennaio: 361 decessi nelle ultime 24 ore
I numeri relativi all’epidemia da Coronavirus in Italia come di consueto, sono stati diffusi tramite tabella sanitaria dal Ministero della Salute. Nella giornata di sabato, stando a quest’ultima, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 2.257.866. Aumentavano i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 572.842. Salivano anche i ricoveri in terapia intensiva che contavano 2.593 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 1.606.630. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi che portava il totale a 78.394.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 9 gennaio: i dati dell’epidemia di oggi
Per la seconda fase della campagna vaccinale, ci si affiderà ad un algoritmo. Chi dovrà essere destinatario della somministrazione, dunque, potrebbe essere individuato attraverso l’utilizzo di una formula matematica. Ad essere incrociati dati anagrafici ed eventuali cartelle contenenti informazione sullo stato di salute che dovrebbero consentire efficacemente di selezionare i soggetti più a rischio.
Stando alle stime effettuate dal commissario Domenico Arcuri, nel mese di febbraio dovrebbe partire la seconda fase la quale entro il mese di marzo conterà almeno 6 milioni di vaccinati.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino: la scelta su chi avrà la precedenza calcolata con un algoritmo
Una ricerca, condotta dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano e pubblicata sul British Journal of dermatology, avrebbe individuato un nuovo paziente 1 in Italia. Nelle scorse settimane, la data dell’”arrivo del virus” era stata anticipata dal 20 febbraio, giorno in cui era risultato positivo Mattia Maestri di Codogno, a dicembre 2019. I ricercatori avevano, difatti, analizzato un tampone orofaringeo per il morbillo, effettuato su un bambino di 4 anni il 5 dicembre del 2019, che aveva documentato la presenza del Covid-19.
Adesso tale data è stata nuovamente anticipata di circa un mese. Secondo la ricerca, coordinata da Raffaele Gianotti, il paziente 1 risalirebbe al 10 novembre del 2019 e sarebbe una ragazza milanese di 25 anni. Quest’ultima, come riporta la redazione de Il Messaggero, si era sottoposta quel giorno ad una biopsia per una dermatosi atipica. Analizzati successivamente, i risultati dell’esame medico avrebbero dato esito positivo al Coronavirus.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, individuato nuovo paziente 1 in Italia: ragazza positiva a novembre del 2019
Dal 16 gennaio, in Italia vigeranno nuove regole che verranno stabilite attraverso la firma di un nuovo Dpcm. Sino a quella data lo Stivale sarà suddiviso in zone gialle ed arancioni. Dalla prossima settimana, però, per alcune regioni il quadro potrebbe drasticamente cambiare.
Come preannunciato dal Governo sono state predisposte significative modifiche ai criteri per l’assegnazione della fascia di rischio di ciascuna regione In particolar modo, ad essere state abbassate le soglie relative all’indice di contagio, Rt.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Nuovo Dpcm: Lombardia rischia il rosso dal 16 gennaio
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Tramite questo inasprimento, quindi, diversamente da quanto accaduto sino ad ora, le regioni con Rt superiore all’1,25 potrebbero essere collocate in zona rossa. Timori, dunque, per la Lombardia dove ad oggi l’indice si attesta all’1,27.
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