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Cronaca

Il caso del cugino omicida di due coniugi: il movente dissidi su un terreno

A Reggio Calabria è avvenuto un duplice omicidio di due coniugi. E’ stato arresto il cugino della coppia.  Probabile movente del dissidio è una disputa su un terreno.

raccolto olive (Foto di Giorgio Giorgi da Pixabay)

Stavano raccogliendo le olive quando alcuni colpi di fucile li uccisero. Una coppia di coniugi ha perso la vita lo scorso 9 dicembre a Calanna in provincia di Reggio Calabria. Le vittime sono Giuseppe Cotrone, 58 anni, e Francesca Musolino, 51 anni. Il colpevole è stato individuato nella figura del cugino.

Si tratta del sessantacinquenne Francesco Barillà, parente e vicino di casa dei coniugi. Il movente che avrebbe spinto l’uomo al duplice omicidio sembrerebbe legato a dissidi sulla proprietà del territorio confinante a quello della vittime. Il tutto unito a contrasti e vecchi rancori.

La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sembrerebbe essere uno sforamento della coppia nella proprietà del cugino mentre stavano raccogliendo le olive. Sono stati cinque i colpi di fuoco che hanno freddato i coniugi. La tragedia è avvenuta durante la mattinata nella campagne di San Basilio, nei pressi del Comune di Calanna.

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Uccide moglie e marito: cugino inchiodato dalle telecamere

Telecamera (Foto di Neurolink da Pixabay )

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Sin dalle prime indagini era ben chiaro agli inquirenti che l’omicida conosceva le vittime. Un duplice omicidio per il quale le autorità del posto si sono da subito mosse per dare il via alle investigazioni.

I carabinieri  hanno rinvenuto bossoli dell’arma sul luogo del crimine. Le ricostruzioni hanno poi permesso di individuare l’identità balistica del fucile sequestrato all’indagato.

Analizzando l’arma è emersa la compatibilità con le munizioni rinvenute dai carabinieri specializzati del Nucleo investigativo di Reggio Calabria. Alcuni filmati della telecamere di videosorveglianza nelle vicinanze hanno poi inchiodato il colpevole. I suoi movimenti sono stati ricostruiti.

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Carcere (Getty Images)

E’ stato avviato un provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo. Il sessantacinquenne è stato arrestato nel carcere di Reggio Calabria – Arghillà.

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