Scoperto il nuovo paziente 1 in Italia, si tratta di una ragazza milanese di 25 anni positiva al Covid-19 nel novembre del 2019.
I sospetti che il Covid-19 circolasse in Italia da prima del 20 febbraio 2020, quando a Codogno si è registrato il primo paziente 1, sono stati nuovamente confermati. Dopo il bambino milanese, che sarebbe risultato positivo a dicembre 2019, una ragazza di 25 anni di Milano, sottopostasi ad una biopsia della pelle per una dermatosi atipica lo scorso 10 novembre, sarebbe al momento il paziente 1 in Italia.
Leggi anche —> Vaccino: la scelta su chi avrà la precedenza calcolata con un algoritmo
Covid-19, individuato il nuovo paziente 1: ragazza di 25 anni positiva al virus a novembre del 2019
Leggi anche —> Vaccino anti Covid, infermiera colpita da paresi facciale: secondo caso in pochi giorni
Una ricerca, condotta dall’Università Statale di Milano, in collaborazione con lo Ieo e il Centro diagnostico italiano e pubblicata sul British Journal of dermatology, avrebbe individuato un nuovo paziente 1 in Italia. Nelle scorse settimane, la data dell’”arrivo del virus” era stata anticipata dal 20 febbraio, giorno in cui era risultato positivo Mattia Maestri di Codogno, a dicembre 2019. I ricercatori avevano, difatti, analizzato un tampone orofaringeo per il morbillo, effettuato su un bambino di 4 anni il 5 dicembre del 2019, che aveva documentato la presenza del Covid-19.
Adesso tale data è stata nuovamente anticipata di circa un mese. Secondo la ricerca, coordinata da Raffaele Gianotti, il paziente 1 risalirebbe al 10 novembre del 2019 e sarebbe una ragazza milanese di 25 anni. Quest’ultima, come riporta la redazione de Il Messaggero, si era sottoposta quel giorno ad una biopsia per una dermatosi atipica. Analizzati successivamente, i risultati dell’esame medico avrebbero dato esito positivo al Coronavirus.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.
La ricerca, dunque, dimostra come il Covid-19 circolasse nel nostro Paese già circa tre mesi prima del 20 febbraio dello scorso anno.