La situazione peggiora in Lombardia, il nuovo Dpcm punta a nuove strette, la regione rischia ancora la zona rossa.
Per il momento l’Italia restarà per una settimana suddivisa in zone gialle ed arancioni. La situazione di emergenza però causata dall’epidemia di coronavirus in Lombardia sembra peggiorare di giorno in giorno. Dal 16 gennaio entrerà in vigore il nuovo Dpcm e saranno previste nuove strette. La preoccupazione mostrata in merito alla situazione attuale da Attilio Fontana sembra con molta probabilità condurre la regione nuovamente in zona rossa.
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A partire da oggi, 11 gennaio, le ragioni che rimarranno in zona arancione in attesa di novità sono cinque: Lombardia in primis e a seguire Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Veneto. Fra queste a rischiare una stretta preventiva potrebbero esserci proprio la Lombardia assieme al Molise, entrambe con un indice di contagio ai limiti della zona arancione.
Una regione con un indice di contagio superiore a 1.25 dovrebbe automaticamente far scattare la zona rossa. La Lombardia infatti già da adesso l’1.27. La preoccupazione più grande verte ovviamente sulla capienza delle terapie intensive, uno stato di allerta maggiore potrebbe creare ulteriore caos all’interno dei reparti ospedalieri. Per evitare che questo accada, dove necessario, il governo muoverà i suoi passi verso la zona rossa.
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A partire dallo scorso fine settimana gli ospedali delle aree più colpite hanno iniziato a diramare l’allerta. Per affrontare la sitazione nei prossimi giorni si terranno una serie di confronti tra il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e le regioni italiane interessate.