Emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip di Reggio Calabria nell’ambito delle indagini sulla morte dei due coniugi Giuseppe Cotroneo e Francesca Musolino, uccisi lo scorso 9 dicembre.
Giuseppe Cotroneo e Francesca Musolino, marito e moglie di Calanna in Provincia di Reggio Calabria, lo scorso 9 dicembre vennero ritrovati privi di vita all’interno di un loro terreno. I due erano intenti alla raccolta delle olive quando qualcuno si sarebbe introdotto nella proprietà e li avrebbe freddati con dei colpi d’arma da fuoco.
Oggi quel “qualcuno” potrebbe avere un nome. Il Gip di Reggio Calabria ha, infatti, emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un parente della coppia.
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Reggio Calabria, omicidio dei coniugi Giuseppe e Francesca: arrestato un parente
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Per il Gip di Reggio Calabria dietro la morte dei due coniugi Giuseppe Cotroneo e Francesca Musolino ci sarebbe un parente delle vittime. La decisione di emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, riporta la redazione di Fanpage, è giunta all’esito delle indagini condotte dai Carabinieri di Villa San Giovanni e da quelli di Reggio Calabria. Queste ultime avrebbero fatto emergere delle responsabilità sull’omicidio in capo ad uomo di 65 anni.
Un familiare delle vittime che pare avrebbe agito per presunte liti pregresse con la coppia. Oggetto dei dissidi sembrerebbe essere stato proprio il terreno in cui i due coniugi lavoravano e di cui forse si sarebbe discussa la legittima proprietà. All’uomo arrestato, riporta Fanpage, apparterrebbe quello confinante.
Giuseppe Cotroneo e Francesca Musolino sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco durante la raccolta delle olive. Insieme a loro si trovava anche il figlio il quale nulla avrebbe potuto fare per i genitori in quanto, parrebbe, che chi li ha uccisi abbia approfittato di una sua temporanea assenza. Si sarebbe accorto dell’accaduto solo al momento dell’esplosione dei colpi.
Stando a quanto riporta Fanpage, sin da subito, gli inquirenti avrebbero escluso l’ipotesi che si trattasse di un’esecuzione anche perché la coppia non aveva mai avuto alcun legame con l’ambiente criminale. Anzi, all’interno della comunità erano persone molto apprezzate e rispettati. Grandi lavoratori di sani principi.
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Appresa la notizia della loro morte, l’intero Comune si è stretto intorno alla famiglia con parole di sentito cordoglio. Primo fra tutti il Sindaco Domenico Romeo il quale di loro disse che erano una coppia di instancabili lavoratori.