Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 12 gennaio, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il consueto bollettino sull’epidemia da Coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 2.303.263 con un incremento di 14.242 unità. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che risultano essere 570.040 (-5.939), così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 2.636 in totale (-6). Anche il numero dei guariti è sale a 1.653.404 con un incremento di 19.565 rispetto a ieri. Si aggrava il bilancio dei decessi in Italia con 616 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 79.819.
Nella giornata di ieri, stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute, il numero dei casi di contagio era salito a 2.289.021. Tornavano in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 575.979. In crescita, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 2.642 in totale. Anche il numero dei guariti era salito a 1.633.839. Il bilancio totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza saliva a 79.203.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di 2 casi dei giorni precedenti, in quanto giudicati non casi Covid-19
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino dell’11 gennaio: i numeri dell’epidemia in Italia
Il Ministero della Salute ha comunicato nella giornata di domenica che i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontavano a 2.276.491. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 579.932, così come i ricoveri in terapia intensiva: 2.615 in totale. Anche il numero dei guariti era salito a 1.617.804. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 361 decessi che portavano il bilancio totale a 78.755.
La Regione Emilia-Romagna, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di 2 casi in quanto giudicati non casi Covid-19.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 10 gennaio: 361 decessi nelle ultime 24 ore
Stanno prendendo forma le nuove misure che verranno introdotte dal Governo dopo il 15 gennaio, data in cui scadrà il Dpcm attualmente in vigore. L’esecutivo, preoccupato per il tasso di contagiosità ancora alto, sta vagliando tutte le ipotesi per cercare di arrestare la diffusione dell’epidemia e cercare di gestire al meglio la campagna vaccinale. Secondo quanto riporta la redazione de Il Corriere della Sera, in Parlamento dovrebbero essere illustrati un nuovo Dpcm e un decreto legge che prorogherà lo stato d’emergenza sino al prossimo 30 aprile. Nel primo sarà riconfermato il sistema della suddivisione in fasce con nuove restrizioni e di nuovi criteri per l’inserimento delle regioni in fascia arancione.
Nel dettaglio, scrive Il Corriere, per evitare gli assembramenti nelle piazze e nei luoghi di movida, potrebbe essere vietato l’asporto di cibi e bevande dopo le ore 18, mentre rimarrà possibile effettuare le consegne a domicilio. Per quanto riguarda le regole relative alle visite a parenti o amici, l’esecutivo sta valutando di consentire quest’ultime a massimo due persone accompagnate dai minori di 14 anni. Non è ancora chiaro se si tratterà di una norma o di una raccomandazione. Palestre e piscine dovrebbero rimanere chiuse, ma potrebbe riaprire i battenti per lezioni individuali nel caso l’indice di contagio dovesse scendere.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Nuovo Dpcm, Governo al lavoro: le nuove norme in arrivo
In un report di centoquaranta pagine è racchiuso il Piano pandemico italiano. Un documento in cui vengono rese note tutte le procedure che dovessero essere attivate qualora si inneschi una nuova pandemia.
A stilare la bozza il dipartimento di Prevenzione del ministero della Salute che adesso lo sottoporrà all’attenzione delle Regioni. Al suo interno è contenuto un piano d’azione che prevede non solo le strategie di produzione di DPI ma anche come dovrà agire il sistema sanitario. Per non essere colti nuovamente impreparati, è necessario – si legge – che le strutture ospedaliere siano in grado di allestire in tempi strettissimi posti letti in terapia intensiva.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Pronto il piano pandemico 2021-2023: dalle protezioni ai farmaci
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