Nuova bufera per le forze dell’ordine del Belgio. Un giovane è stato arrestato per aver filmato un intervento della Polizia, la morte in commissariato
La Polizia del Belgio è nuovamente nel mirino dopo i fatti di sabato scorso. Non è bastato il fatto accaduto nel 2018 che ha coinvolto diversi poliziotti nella morte di Jozef Chovanec, il video ricorda moltissimo quello che è accaduto a George Floyd e forse proprio per questo la vicenda è venuta a galla solo l’estate scorsa.
Ora il nuovo fatto coinvolge un 23enne che secondo la procura sabato pomeriggio si trovava con “un gruppo di persone riunite a Place du Nord” poco distante dal centro della capitale. Nonostante le misure imposte per evitare assembramenti i giovani si sono riuniti ugualmente ma l’intervento delle forze dell’ordine si è trasformato in una vera tragedia.
I giornali locali spiegano che il ragazzo, Ibrahima, ha preso il cellulare per filmare la scena di sgombro da parte della Polizia, ma alla richiesta di un controllo lui sarebbe scappato. Inseguito e catturato gli agenti, in commissariato poco dopo ha perso conoscenza. La polizia ha chiamato immediatamente i soccorsi ma nonostante la corsa all’ospedale di Saint-Jean, il giovane è morto per arresto cardiaco alle 20.30 di quel giorno.
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Nella morte di Ibrahima ci sono molte falle, la Polizia sotto accusa
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La ricostruzione dei fatti mostra molte lacune. La prima riguarda la comunicazione alla famiglia della morte di Ibahima, gli stessi agenti hanno comunicato la morte del giovane solo alle 2,30 del mattino seguente. Hanno spiegato che “Ibrahima era stato arrestato durante il coprifuoco”. Potrebbe essere la prima falla considerato che il ragazzo è morto un’ora e mezza prima del coprifuoco, che come in Italia scatta alle 22.
“Ci hanno detto – ha rivelato la sorella minorenne di Ibrahima – che è morto nell’ambulanza per un secondo attacco di cuore dopo essere stato rianimato alla stazione di Polizia”. Inoltre la ragazza ha spiegato alla stampa belga che “il corpo non è stato mostrato” alla famiglia “fino a quando non è stata eseguita l’autopsia”. L’ultima stranezza riguarda lo stato del cadavere. “Ci è stato detto che aveva lividi a causa del tentativo di rianimazione”.
Il Comitato permanente per il controllo dei servizi di polizia, un’authority autonoma e indipendente con poteri di indagine sulle forze dell’ordine belghe ha il dossier sulla scrivania per il controllo. “L’indagine è in corso per determinare le circostanze esatte che hanno portato alla morte di questo giovane”, ha detto Stéphanie Lagasse, portavoce della procura di Bruxelles.
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Nel frattempo le proteste per la morte assurda di Ibrahima sono esplose nella capitale del Belgio, la Polizia è accusata di nascondere la verità sulle circostanze del decesso.